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Venerdì, 19 Aprile 2024
MonteMario Torrevecchia / Via Mattia Battistini, 464

Via Taggia e XXV Aprile, le scuole attendono soluzioni dal Municipio: “No a guerra tra poveri”

Discussa in Consiglio l'ipotesi di un trasferimento della Taggia alla XXV Aprile

“No a una guerra tra poveri”. Il coro unanime si è alzato oggi 27 settembre sia all’interno che fuori dal Consiglio del Municipio XIV. In Aula genitori e insegnanti. Al centro il tema che da giorni sta tenendo banco in quel di Monte Mario, ovvero l’ipotesi di un trasferimento della scuola di via Taggia (Istituto comprensivo Donati) nel plesso della XXV Aprile (istituto comprensivo Borromeo). Un’idea “piovuta dal cielo” l’ha definita Candida Carrino, dirigente dell’IC Borromeo, che ha aggiunto: “Hanno deciso di togliere il plesso della XXV Aprile per darla alla Taggia, senza tener conto della disponibilità già fornita di otto aule e della palestra (i ragazzi delle medie di via Taggia stanno frequentando le lezioni al secondo e terzo piano della XXV Aprile). Secondo i tecnici e i politici, dobbiamo rinunciare a un’aula teatro, all’aula magna, ai laboratori di informatica, di lingua, all’aula di psicomotricità dedicata a un bimbo disabile. Abbiamo ricevuto finanziamenti, che dovremo restituire perché rischiamo di non avere più gli spazi per realizzare, ad esempio, una biblioteca innovativa (10mila euro) e per l’Atelier digitale (15mila euro) per l’intero Istituto”.

La vicenda

Facendo un passo indietro per contestualizzare la storia, tutto è cominciato la scorsa settimana, ovvero giovedì 21 settembre. Proprio Candida Carrino, al nostro portale, ha dichiarato: "Hanno organizzato l’appuntamento nella sede dell’Istituto comprensivo Borromeo per parlare dei problemi di allocazione della scuola di via Taggia, senza tener conto della disponibilità già data di otto aule. Si chiede a gran voce che le altre istituzioni scolastiche, facenti parte della Rete Rosetta Rossi (dove confluiscono gli istituti del territorio) confermino la disponibilità da loro offerta nello stesso momento in cui la Borromeo aveva promesso le sue otto aule”.  Tutto questo perché nel plesso di via Taggia sono in corso degli interventi, come confermato da una nota del Municipio XIV: “Premesso che gli alunni della scuola di Via Taggia per ragioni di salute e sicurezza non possono permanere nel loro plesso in concomitanza dei lavori, si è constatato che il fabbisogno di aule necessarie per ospitarli, può essere soddisfatto dalla disponibilità di locali del plesso della XXV Aprile”.

La posizione dell'IC Borromeo

Nel frattempo, nei giorni scorsi l’istituto comprensivo Borromeo ha dettato la sua linea di condotta. Sia il Consiglio di istituto che il collegio dei docenti sono giunti alle stesse conclusioni. Ovvero, si sono opposti alla decisione “presa nella riunione convocata dal Municipio XIV presso il plesso XXV Aprile avente come oggetto il problema del reperimento delle aule per la scuola Taggia”. A irrobustire la posizione, la raccolta di oltre trecento firme  dove è stato chiesto di impedire l’eventuale trasferimento. 

L'interrogazione del Pd

Nel parlamentino di via Mattia Battistini, come detto, stamani era in programma il Consiglio. I lavori, però, si sono subito bloccati visto che è stata data voce ai cittadini, che rappresentavano sia la XXV Aprile che la scuola di via Taggia. Il Pd, in contemporanea, ha depositato un’interrogazione urgente, per sapere se c’era l’intenzione “di proseguire nell’ipotesi di totale utilizzo degli spazi dell’istituto comprensivo Borromeo, plesso XXV Aprile, per le esigenze della scuola di via Taggia” o se c’era la possibilità di valutare altre soluzioni. Tutte le parti in causa, chi per un verso chi per un altro, hanno rimarcato di evitare “uno scontro che non giova a nessuno, perché alla base di tutto ci sono i bambini e la loro salute”. 

Insegnanti in prima linea

Un insegnante della XXV Aprile ha aperto le danze: “Il nervo è scoperto ma non possiamo permettere che le comunità scolastiche di Primavalle e di via Taggia entrino in conflitto, il diritto allo studio va garantito. Sulle modalità con cui è stata gestita la vicenda non ci troviamo d’accordo. A tutti gli istituti è stata chiesta la disponibilità di aule per venire incontro al fabbisogno di via Taggia, scuola ‘gemella’ della XXV Aprile. Noi abbiamo dato otto aule, con generosità ed equità. E ora altri presidi facciano la loro parte”. Una collega ha inoltre ricordato: “Se siamo all’avanguardia è perché abbiamo gli spazi, i nostri alunni li tiriamo fuori dai lotti di Primavalle e gli apriamo la scuola anche in estate. E poi c’è il discorso della mensa: due gestioni diverse, di due scuole diverse, non possono coesistere”.

I genitori degli alunni di via Taggia

È stata poi la volta dei genitori degli alunni di via Taggia. La portavoce di un gruppo di mamme e papà ha spiegato: “Vogliamo riuscire a trovare una soluzione comune. L’unica cosa fastidiosa è che le informazioni le abbiamo avute tramite Facebook o WhatsApp. Il problema è spostare 287 bambini di via Taggia in un altro plesso oltre agli eventuali disagi legati alla viabilità. Vogliamo capire perché è stata presa questa decisione, quando due settimane fa è stata certificata la salubrità dello stabile”. Un papà ha successivamente rimarcato: “Non è possibile fare una pianificazione dei lavori a giugno, poi pensare di avere una parte occupata dagli alunni mentre nel resto dell’istituto ci sono degli interventi. Se il 14 settembre la scuola è stata aperta, significa che qualcuno si è preso la responsabilità di definirla salubre e sicura. Cosa è cambiato dopo due settimane? Non c’è stata comunicazione”

I lavori della scuola di via Taggia

Livia Marigliano, presidente della commissione Scuola e consigliera del M5S, ha ripercorso le tappe relative alla scuola di via Taggia e ai lavori. Lo scorso anno, per evitare disagi, gli alunni sono stati così distribuiti: le medie alla Sacchetto, la materna alla Andersen e le elementari potevano rimanere alla Taggia, perché gli interventi sarebbero stati effettuati in due tronconi, in modo tale che l’edificio occupato dai bambini non veniva interessato dai lavori. Le cose, per svariati motivi, hanno preso altre pieghe: “A febbraio la commissione stabili pericolanti ha dichiarato che il piano superiore della Sacchetto non era agibile. Ci siamo attivati da subito con la Rete Rosetta Rossi, per chiedere aule da destinare alle medie”. Tutto finito? Anche no. A fine agosto, la ditta dei lavori nella scuola di via Taggia ha incontrato inconvenienti nel progetto. Tra l’altro, a inizio settembre via Taggia ha avuto una nuova preside, la quale ha effettuato un sopralluogo per vedere il plesso, che era - nei fatti - un cantiere aperto. La dirigente, a quel punto, ha precisato che in tali condizioni non avrebbe aperto la scuola. Era il 7 settembre. Ossia una settimana prima del suono della campanella e in assenza di un piano B: “Le ricerche non avevano dato esito positivo in merito alla disponibilità delle scuole del territorio di poter ospitare tutte le classi della Taggia”. Allora si sono accelerate le manovre: la scuola è stata pulita, lucidata e riaperta il 14 settembre. I lavori presenti, però, nei giorni successivi avrebbero recato dei disagi. Da qui la ricerca di altre strade e la riunione della scorsa settimana. 

La riunione in via Mattia Battistini

Ultima sorpresa, in ordine di tempo, è la riunione che si terrà domani 28 settembre in via Mattia Battistini presso la direzione del Municipio. All’oggetto, i lavori di adeguamento sismico nel plesso di via Taggia. Il fine dell’appuntamento è “definire il cronoprogramma dei lavori in corso”. Julian Colabello, consigliere Pd, ha richiesto che venga convocata una commissione Scuola subito dopo l’incontro, per sapere cosa è stato deciso. In caso contrario, ha riferito che allestirà la commissione Trasparenza, di cui è presidente, poiché “qualcuno dovrà riferire quanto avvenuto nella riunione”. Per la cronaca, la commissione Scuola ci sarà (ore 16).

Le posizioni del M5S e del Partito democratico

Il minisindaco Alfredo Campagna, a RomaToday, ha spiegato che il Municipio vuol trovare una via che soddisfi sia l’istituto comprensivo Borromeo che la scuola di via Taggia, mettendo al centro i bambini e il diritto allo studio. Lo stesso presidente del Municipio XIV ha sottolineato che nella riunione di domani ricorderà le istanze emerse in Consiglio. E che, in un quadro generale, non sono escluse altre soluzioni. Più duro Valerio Barletta, capogruppo del Partito democratico: “Credo che il MS5 abbia fatto un disastroso capolavoro, hanno trasformato una bella cosa come avere un finanziamento importante per una scuola che lo aspettava da tempo in una lotta tra poveri, in cui il Municipio non ha saputo esercitare il proprio ruolo. In Consiglio continueremo a incalzarli, presenteremo una mozione per chiedere la sospensione del passaggio di via Taggia alla XXV Aprile, staremo al fianco di cittadini e insegnanti. L’incapacità di governo e di far dialogare i cittadini è un elemento che sta contraddistinguendo il primo anno a Cinque Stelle”.

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