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Venerdì, 29 Marzo 2024
Torrevecchia Torrevecchia / Via Taggia, 70

Scuola di via Taggia, dopo un anno cantiere aperto. Genitori imbufaliti: “Basta disagi”

Alunni costretti a convivere con polvere e rumori molesti. “Quando finiranno i lavori? Vogliamo la verità”

“Quando finiranno i lavori? Vogliamo la verità”. Sulle operazioni di adeguamento sismico (competenza Dipartimento Simu) in programma alla scuola di via Taggia, zona Torrevecchia, Municipio XIV, non c’è certezza.  Questo quanto sostenuto da alcuni genitori, che hanno ripercorso le tappe dell’ultimo anno, cioè dal momento in cui sono partiti gli interventi nel plesso che riunisce materna, elementari e medie. Mesi infernali, con i propri figli all’interno di locali - che fanno parte dell’istituto comprensivo Suor Celestina Donati - dove la polvere e i disagi erano all’ordine del giorno. E i nervi sono tuttora scoperti: a tal proposito è in fase di ultimazione una lettera, con una raccolta firme di molte famiglie, che verrà portata al protocollo della scuola. Nel testo sono stati richiesti chiarimenti sull'intera vicenda. Inoltre, la task force composta da tre ingegneri e un architetto – genitori di alunni che frequentano Taggia - nell’ultimo mese si è fatta da parte, per “l’esasperazione”. Il gruppo, riconosciuto dal Consiglio di istituto, si era costituito per seguire gli interventi, con sopralluoghi concertati con la direzione lavori.

Lavori alla scuola di via Taggia

All’esterno del plesso la bandiera italiana è a brandelli. Quasi a sintetizzare il calvario vissuto. Ma andiamo con ordine. Lo scorso aprile c’è stato l’annuncio: “I lavori dovevano durare sette mesi. Sul sito del Municipio è stato spiegato che i bambini avrebbero continuato regolarmente a frequentare le lezioni, fino al termine dell’anno scolastico”. Gli interventi, nel dettaglio, prevedevano il rinforzo dei pilastri, la realizzazione di tre nuclei di irrigidimento, il rifacimento dei tetti dei due edifici e della palestra, il controventamento delle strutture.

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Spostamento alunni da via Taggia

I bambini delle elementari avrebbero occupato due edifici di Taggia. Quelli della scuola dell’infanzia, invece, sono stati trasferiti presso gli asili C’era una volta di via Leonardo Bianchi (Monte Mario) e Andersen (Quartaccio). Lo spostamento nella prima struttura ha comportato, per i genitori, 20 minuti di traffico in più sul groppone. Minuti che, nel secondo caso, sono diventati 45. “La situazione doveva durare qualche mese, così ci è stato detto”. Perciò le mamme e i papà hanno continuato a districarsi tra via di Torrevecchia e via della Valle dei Fontanili. I ragazzi delle medie, per la cronaca, sono stati dirottati a Primavalle, in via Federico Borromeo, alla XXV Aprile. Dai genitori è stata istituita una navetta a pagamento (100 euro mensili per ogni studente).

Via Taggia e XXV Aprile: le scuole attendono soluzioni

Amaro ritorno a scuola

Trascorsa l’estate, il ritorno tra i banchi è amaro: “Vetri rotti, pilastri scoperti, polvere ovunque”. A ciò si è aggiunto il problema relativo al servizio mensa sospeso causa interventi in fase di ultimazione. Non solo: il cartello dei lavori segnava, come data conclusiva, il 19 ottobre. Mamme e papà, spazientiti, hanno cominciato a domandare “quando finiranno i lavori?”, “quando sarà riattivata la mensa?”, “quando si tornerà a tempo pieno?”. Quesiti che sono rimasti “senza risposta”.

La proposta di spostamento alla XXV Aprile

Sempre a settembre, come riportato da RomaToday, gli alunni delle elementari non potevano più permanere nel plesso in concomitanza dei lavori. Pertanto, è cominciata la ricerca di aule disponibili. Il Municipio, allora, è andato a bussare alla porta dell’Ic Borromeo, che a sua volta ospitava (in otto aule) le medie di Taggia e che, rivolgendosi all’Amministrazione locale, ha invitato a cercare altre soluzioni. La questione è stata dibattuta pure nel parlamentino di via Mattia Battistini, dove si è alzato il coro: “No a una guerra tra poveri”. Il consiglio di istituto di Taggia, pochi giorni dopo, in un comunicato ha affermato che la frequenza nel plesso “da parte degli alunni e del personale va considerata priva di rischi, ma non senza disagi”. Una presa d’atto arrivata in base anche alla relazione del Responsabile del servizio di protezione e prevenzione.

"Tutte le scuole diano aule a Taggia"

Il caso della scuola di via Taggia finisce in Campidoglio

A novembre, visto il prolungarsi dei lavori, il Municipio XIV ha deciso che i contributi di settembre e ottobre relativi al servizio mensa non dovevano essere versati. Allo stesso tempo, l’orario scolastico dei bambini è stato ridotto. Ma le polemiche non si fermate, perché il caso è finito in Campidoglio, con un’interrogazione del consigliere comunale Francesco Figliomeni: “I lavori che si stanno realizzando presso la struttura stanno causando molti disagi dovuti anche alle polveri e comunque non vi sarebbero le condizioni per i bambini e per il personale scolastico di vivere in un ambiente sano ed igienico, così come previsto da norme costituzionali e dalle disposizioni emanate da organismi internazionali quali la Carta di Ottawa e la Convenzione per i Diritti del Fanciullo”.

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Nel 2018 il cantiere è ancora aperto

Si è giunti al 2018. E a fine gennaio la doccia fredda: “La scuola non è pronta. Ancora non conosciamo le tempistiche, non si sa fino a quando ci saranno i lavori”. Di certo, hanno proseguito i genitori, c’è lo status quo degli interventi: “Arrivati a maggio non sappiamo il loro termine. Occorre effettuare la lavorazione del tetto dei due edifici e della palestra, più uno dei tre nuclei della struttura, dove sarà alloggiato l’ascensore. Non vogliamo trascorrere un altro anno di disagi”

"Pretendiamo sicurezza"

A inizio dell'anno in corso, per la cronaca, le compartimentazioni sono state effettuate “in modo efficace” dopo mesi e mesi di problemi. In sostanza, il grosso delle polveri e dei rumori, nei mesi successivi, sono stati contenuti anche se gli spazi esterni e la palestra sono interdetti. “Pretendiamo sicurezza – ha ribadito un papà – e vogliamo conoscere la reale tempistica. I lavori siano svolti pure il sabato e la domenica”.

"Ritardo dovuto a varianti progettuali"

Michele Menna, assessore all’Edilizia scolastica del Municipio XIV, ha così riferito: “Il ritardo è stato dovuto a varianti progettuali in corso d’opera che hanno fatto slittare le operazioni. La copertura, per esempio, ha subito delle modifiche. La direzione dei lavori, probabilmente, avrebbe dovuto fornire una comunicazione chiara, nel senso che doveva fornire le giuste tempistiche in merito al cronoprogramma. La situazione ha danneggiato i genitori, lo capisco, e anche l’Amministrazione. Sulla vicenda Taggia, seguita da subito, abbiamo avuto tanti incontri. Il cantiere è ancora aperto, mancano interventi all’ultimo piano e all’esterno, dove manca il blocco ascensore e la scala antincendio, che va solo montata. Continueremo a tenere il fiato sul collo del direttore dei lavori e dei dipartimenti coinvolti”.

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L'ultima beffa per la scuola di via Taggia

Il 29 maggio, salvo sorprese, si terrà un incontro in Municipio per fare il punto della situazione. Nel frattempo è apparsa l’ultima beffa (vedi sopra) sul sito italiasicura.scuola (Presidenza del consiglio dei ministri). In pratica, lo stato dei lavori risulta “concluso”. Il messaggio ha fatto drizzare i capelli di una mamma, che ha spedito una mail, segnalando che l’intervento è ancora in essere e che le operazioni stanno procedendo a passo di lumaca. La comunicazione errata, oggi 23 maggio, è ancora al suo posto. Come il cantiere.

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