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Torrevecchia Torrevecchia / Via Pietro Bembo

Omicidio Torrevecchia: la polizia interroga pregiudicati, avanti le indagini

Simone Colaneri, vittima del terzo agguato in questo mese, aveva discusso con dei pregiudicati. La polizia li ha interrogati, ancora non ci sono arresti

Simone Colaneri, un pregiudicato romano, detto 'il teppista', è morto ieri, caduto vittima di una raffica di proiettili calibro 12 in strada, in pieno giorno, a via Bembo.

INDAGINI  Quello di ieri è il terzo agguato nel giro di un mese che si svolge in strada a Roma, con modalità simili. In serata gli agenti della polizia hanno interrogato, per capire il loro eventuale coinvolgimento, alcuni pregiudicati, forse due. Non sono esclusi eventuali fermi nelle prossime ore.
Ieri Colaneri aveva litigato con alcuni pregiudicati ed era stato visto girare con un coltello in strada. Aveva avuto diverse discussioni persino con la madre e un'altra parente. L'ultimo litigio in una pizzeria, da 'Mister Pizza', che si trova nella stessa zona dell'agguato e della sua abitazione. Per questo era stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.
La squadra mobile di Roma sta indagando a trecentosessanta gradi per capire se i retroscena dell'agguato di oggi siano legati o meno a "tessuti criminosi" ma dedica anche attenzione agli episodi che hanno coinvolto la vittima dell'agguato nelle ultime ore. 'Il Teppista', soprannominato così per il suo atteggiamento spavaldo e di violento attaccabrighe, era stato arrestato per rapine a Pescara, Lucca, Jesolo, Frosinone, Pisa, Firenze, Riccione ed Empoli. Tra i reati, anche quelli per estorsione e droga registrati in almeno cinque pagine di precedenti. Litigava anche in carcere con i detenuti e aggrediva le guardie penitenziarie.

L'AGGUATO Ieri è arrivata la vendetta dei presunti killer: una o due persone a bordo di uno scooter hanno sparato contro di lui più di cinque colpi di pistola, che lo hanno ferito all'addome, alla schiena e all'inguine fino ad ucciderlo. Colaneri è morto dissanguato per la ferita a un'arteria dell'inguine ed era arrivato già in fin di vita all'ospedale San Filippo Neri.

AUMENTANO GLI OMICIDI L'episodio di Torrevecchia riporta alla mente due sparatorie avvenute questo mese a Roma con modalità simili, e sempre in strada. Il 5 luglio, nel quartiere Prati, venne ucciso Flavio Simmi, figlio di un gioielliere. Già qualche mese prima, la vittima era stata gambizzata proprio davanti alla gioielleria di famiglia a Campo Dé Fiori. Cinque giorni dopo, il 10 luglio, ennesima sparatoria, questa volta al Tiburtino, in cui rimase ferito un pregiudicato romano. Episodi di sangue che hanno alimentato anche oggi, dopo l'ennesimo agguato, la polemica sulla sicurezza a Roma, che ha infiammato il fronte politico.

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