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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Torrevecchia, tolte ore di sostegno a bambina: il Tribunale ordina il reintegro del servizio Aec

La madre della piccola a RomaToday: "Provvedimento notificato al Comune. Da quando mia figlia è nata combatto per riconoscere dei diritti che le spettano". Colabello (Pd): "Violato un servizio essenziale"

Una bambina di 10 anni e mezzo, con problemi di disabilità e che frequenta una scuola di Torrevecchia, al rientro dalle vacanze di Natale si è ritrovata 11 ore in meno di Aec (Assistenza educativa culturale): delle 30 previste ne aveva 19. I genitori hanno fatto ricorso al Tribunale civile di Roma che, con una sentenza, ha stabilito di reintegrare immediatamente il servizio. 

Stella, avvocato, è la mamma della bambina. E a RomaToday ha raccontato la vicenda: “Da quando mia figlia è nata combatto per riconoscere i diritti che le spettanoIl ricorso al Tribunale, come detto, l'ho depositato il 3 marzo 2017, insieme al collega Stefano Ricci. Una settimana fa è arrivato il provvedimento temporaneo, esecutivo e notificato al Comune. Per la sentenza definitiva, bisognerà attendere l’udienza, in programma il 28 marzo".

La signora ha poi aggiunto: "Il 16 marzo il provvedimento è stato notificato al Comune ma a oggi non hanno ottemperato all'ordine del giudice. A gennaio ho mandato una diffida al Comune che mi ha risposto con una lettera, nella quale c’era scritto tutto e niente". O meglio, la missiva riportava nero su bianco in cosa consiste un servizio Aec. Ma non c’era alcuna spiegazione sulla riduzione di ore. "Dopo la mia diffida hanno ripristinato un'ora: da 19 a 20".

Sulla vicenda è intervenuto Julian Colabello, presidente della commissione Trasparenza di Monte Mario, che ha riferito: “È un provvedimento importante, a cui seguiranno presto penso molti altri e che dimostra come sia stato violato un servizio essenziale, e quindi la legge, che consente ai nostri studenti più fragili di poter frequentare le scuole primarie. Come chiaramente riportato nei provvedimenti – ha insistito Colabello – tale 'rimodulazione' del servizio è conseguente alla 'dotazione finanziaria' a disposizione, in parole povere viene tagliato il servizio perché non ci sono abbastanza soldi a bilancio e non è neppure prevista un’integrazione come accadeva negli anni passati”

Davanti a questa gravissima situazione che, oltre a vedere violati i diritti fondamentali dei nostri studenti, espone l’Amministrazione a una serie consistente di ricorsi e spese legali in caso di soccombenza – ha tuonato il consigliere democrat –  l’assessore al Sociale e in particolar modo quello al Bilancio non hanno saputo fare altro che attaccare la presidenza della Commissione Trasparenza e negare anche davanti all’evidenza. Sulla base di queste ultime novità e davanti all’ignavia dell’attuale giunta – ha insistito – scriverò agli uffici per chiedere di conoscere quanti sono i casi che vedono una forte differenza tra il servizio che viene previsto dalla legge e quello erogato. Manderò inoltre una nota al Segretariato Generale e alla Trasparenza capitolina, per chiedere di fare chiarezza su questo caso taciuto dalla giunta Campagna e di verificare se ci sono gli estremi per intervenire a tutela dei nostri ragazzi e dell’Amministrazione, integrando immediatamente i fondi necessari per ripristinare il servizio Aec. Se non avrò risposte soddisfacenti – ha annunciato – procederò a mandare tutto al Prefetto”.

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