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Primavalle Torrevecchia / Via Federico Borromeo, 53

XXV Aprile, plesso ‘espropriato’. L’appello: “Tutte le scuole diano aule alla Taggia”

L’IC Borromeo: "Il principio di equità e solidarietà ispiri tutti"

“Il principio di equità e solidarietà nei confronti di una scuola in emergenza deve ispirare il comportamento di tutti e non essere penalizzante solo per l’Istituto comprensivo Borromeo (dove si trovano la XXV Aprile e la Cerboni). Il dirigente, gli insegnanti, il personale ATA, i genitori degli allievi di Primavalle tornano sulla vicenda su cui sono stati puntati i riflettori venerdì 22 settembre. In pratica, la preside Candida Carrino ha denunciato: “Hanno deciso di togliere il plesso della XXV Aprile per darla alla Taggia, senza tener conto della disponibilità già fornita di otto aule (I ragazzi delle medie stanno frequentando le lezioni al secondo e terzo piano della XXV Aprile). Secondo i tecnici e i politici, dobbiamo rinunciare a un’aula teatro, all’aula magna, ai laboratori di informatica, di lingua, all’aula di psicomotricità dedicata a un bimbo disabile”. Comunicazione, questa, che Candida Carrino avrebbe ricevuto la scorsa settimana: “Una decisione piovuta all’improvviso”.

La storia

L’ Istituto comprensivo Borromeo, all'interno del proprio appello, ha ribadito che “nel principio di equità e solidarietà ha messo a disposizione della scuola via Taggia otto aule, la palestra e gli spazi comuni, tant’è che sin dal primo giorno di scuola gli alunni della scuola media via Taggia svolgono regolarmente le lezioni presso la sede della XXV Aprile". Il plesso di via Taggia - che rientra nell'alveo dell'istituto comprensivo Donati - sta vivendo un'emergenza legata ai lavori di adeguamento sismico. Una mamma, a tal proposito, ha riferito a RomaToday: "I bambini vivono in un cantiere".

I rischi

L'istituto comprensivo Borromeo, da par sua, ha ribadito di rivedere le soluzioni in campo: “Un utilizzo da parte della Taggia di un ulteriore numero di ambienti costituirebbe il rischio di impedire l’erogazione (per la scuola Cerboni) del servizio mensa agli allievi della XXV Aprile e, dunque, una riduzione dell’orario scolastico, oltre ad inibire l’utilizzo di laboratori linguistici ed informatici e altre strutture indispensabili ad una didattica inclusiva. Si chiede a gran voce che le altre istituzioni scolastiche, facenti parte della Rete Rosetta Rossi confermino la disponibilità da loro offerta nello stesso momento in cui la Borromeo aveva promesso le sue otto aule”.

I genitori infuriati

I genitori dei bimbi che frequentano la Cerboni si sono infuriati con la decisione “annunciata all’improvviso”. Così un papà, presidente del Consiglio di Istituto, ha già espresso il proprio pensiero: “Dopo anni di disagi per la ristrutturazione della scuola Cerboni, che hanno costretto i bambini ad adattarsi a situazioni disagevoli in attesa della fine dei lavori, pensavano di vivere anni sereni. Con l’occupazione dell’edificio della XXV Aprile da parte della Taggia i disagi continueranno. I bambini dovranno dividere la mensa con le elementari e la materna. Stesso vale per l’aula magna. La decisione di mettere  a disposizione le aule per la Taggia, mi sembra assurda. Quale logica c’è? Considerate i genitori e i bambini della Cerboni di serie B rispetto ad altri?”.

La posizione del Municipio XIV

Nel frattempo, a quanto pare, la commissione Scuola di Monte Mario in programma domani 26 settembre - salvo sorprese - non si terrà. Intanto sulla vicenda il Municipio XIV si è affidato a una nota, dove ha spiegato: “Premesso che gli alunni della scuola di Via Taggia per ragioni di salute e sicurezza non possono permanere nel loro plesso in concomitanza dei lavori, nel sopralluogo svolto congiuntamente con tutti gli intervenuti, si è constatato che il fabbisogno di aule necessarie per ospitarli, può essere soddisfatto dalla disponibilità di locali del plesso della XXV Aprile, che al momento non è impegnato per lo svolgimento di lezioni curricolari. In queste ore i vari soggetti coinvolti, stanno lavorando per predisporre gli atti e i documenti amministrativi per giungere alla risoluzione della problematica al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche tanto alla comunità scolastica dell'IC Donati che alla comunità scolastica dell'IC Borromeo, secondo principio di equità e solidarietà".

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