Manifesti abusivi: quando la delibera c'è, ma non viene rispettata

La corsa alle europee è iniziata e con lei, anche quella alle affissioni dei manifesti elettorali, regolari o abusivi che siano. Qualche tempo fa, gli Assessori del Municipio XIV Ivan Errani e Andrea Vannini (rispettivamente all'Ambiente e al Commercio) avevano lanciato un vero e proprio allarme dichiarando apertamente guerra ad affissioni abusive e volantinaggio selvaggio. Oggi è invece il consigliere Marco Terranova (capogruppo M5S) ad avere intrapreso una sorta di "tour" per le strade di alcuni quartieri del territorio, per documentare in prima persona la situazione. Nelle foto, via Casal del Marmo, via di Torresina e via del Monte della Capanna.

"Affissioni regolari, si fa per dire" commenta il consigliere pentastellato, che pubblica in rete una serie di foto riguardanti esclusivamente plance comunali. Di irregolarità, ne saltano subito all'occhio almeno due. Una premessa, l'assegnazione di questa o quella postazione, appositamente numerate, è stabilita da apposita delibera comunale. Detto questo, prima questione: non tutti i manifesti sembrano rispettare tale assegnazione. Molti si trovano in postazioni sbagliate non rispettando quindi il numero assegnato, mentre in alcuni casi tanti altri si sovrappongono ad altri già affissi.

In secondo luogo, c'è il "mistero delle postazioni n.9". Anche qui, come da delibera, tali spazi spetterebbero proprio al Movimento 5 Stelle che però, per scelta e almeno su Roma, ha sempre deciso di non affiggere alcun manifesto. "Eppure, qualcuno li sta utilizzando, chi sarà?", si chiede Terranova. A tutto questo, si aggiunge poi anche la situazione di degrado generale dovuto al fatto che i manifesti strappati finiscono in terra e lì rimangono, logorandosi nel tempo e pronti a disperdersi nell'ambiente circostante.