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"Cacciato perchè Down": i genitori di Danilo non si arrendono. "Fino alle istituzioni più alte"

La famiglia del bimbo rifiutato dal centro estivo di Ottavia ringrazia della grande solidarietà ricevuta e promette di proseguire la sua battaglia di sensibilizzazione attraverso progetti e iniziative affinchè "non finisca tutto così"

Ha colpito tutti la storia di Danilo, il bimbo cacciato dal centro estivo di Ottavia perchè Down. Un passaparola che ha fatto il giro dei media e che ha permesso di riaccendere i riflettori su una questione dai confini purtroppo molto più ampi di un singolo episodio isolato. Mamma Elisabetta e Papà Andrea lo hanno ribadito più volte: "La nostra non è una battaglia contro quel centro o quel singolo responsabile. E' la mentalità che è sbagliata e che cerchiamo in tutti i modi di combattere. La nostra storia non è nè la prima e non sarà purtroppo nemmeno l'ultima in cui si subiscono discriminazioni di questo tipo".

E infatti, oltre alla grandissima solidarietà e i messaggi di affetto e vicinanza ricevuti in questi ultimi giorni, i genitori di Danilo hanno avuto anche modo di confrontarsi con le storie di tante altre famiglie alle prese con la disabilità di un proprio caro, protagoniste anche loro di esperienze molto simili. Anche per questo motivo "la nostra lotta continua, non ho 'armato' tutto questo solo per avere un posto in un centro estivo - spiega Andrea - Vorremmo che tutte le istituzioni ai più alti livelli si dimostrino sensibili ad alcune nostre richieste, ossia di tutte le famiglie che lottano ogni giorno con la disabilità".

"Vogliamo farci portavoce dei tanti che ci hanno raccontato le loro tristi esperienze. Chiederemo una mozione parlamentare (ci stiamo già muovendo per questo) e speriamo di essere sostenuti per dare diritti e semplificazioni alle famiglie", continua papà Andrea che grazie anche alla disponibilità di alcuni cittadini del quartiere e dello stesso Municipio XIV ha già in mente la realizzazione di qualche iniziativa volta sempre alla sensibilizzazione e alla partecipazione cittadina, come ad esempio un evento sportivo sul territorio quanto piuttosto la raccolta in un libro-denuncia sulle esperienze di tanti bambini o adulti disabili vissute in ambito scolastico, lavorativo o più semplicemente a livello sociale.

Nel frattempo, la sua piccola grande vittoria Danilo in parte l'ha già vinta. Da mercoledì scorso frequenta un centro estivo comunale, la nuova struttura all'interno dell'impianto sportivo di Torresina, accompagnato nel suo primo giorno oltre che da mamma e papà anche dallo stesso Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta che ancora una volta ha sottolineato che "nel nostro Municipio nessuno deve essere lasciato da solo". Mentre Andrea ed Elisabetta concludono: "Ringraziamo la circoscrizione e nello specifico Valerio, noi come famiglia vogliamo portare avanti la nostra piccola e immensa rivincita". 

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