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Balduina Balduina / Via Livio Andronico

A nove mesi dal crollo Balduina senza risposte: residenti ostaggio di cantieri, voragine e strada chiusa

Il Consiglio del Municipio XIV è un buco nell'acqua, Campidoglio assente. La rabbia di residenti e commercianti: "Comune fermi lavori"

La spaventosa voragine ancora sotto gli occhi dei residenti, intorno transenne, box inutilizzabili e bus fantasma: così, a nove mesi dal crollo di via Livio Andronico, Balduina è rimasta sospesa nel tempo. Senza soluzioni, nè risposte certe. 

Balduina a nove mesi dal crollo

Le attendevano almeno per ieri abitanti e commercianti del quartiere che in centinaia hanno affollato la sala della Parocchia Santa Paola Romana, per l'occasione sede del Consiglio del Municipio XIV in esterna proprio per discutere del crollo avvenuto nel febbraio scorso

A venire giù nel tardo pomeriggio del 14 febbraio 2018 la paratia del cantiere che stava trasformando l'ex istituto paritario Santa Maria degli Angeli in tre palazzine e un garage: uno smottamento, per il quale le indagini sono ancora in corso, che ha inghiottito strada e automobili in sosta. 

Con esse la vivibilità di una zona che dopo il crollo è rimasta ostaggio di cantieri, transenne, mezzi pubblici spariti e timori: quelli relativi alla possibilità di nuovi cedimenti. 

Strada crollata a Balduina

Il Consiglio sul crollo è un buco nell'acqua

Ma ieri il Consiglio del Quattordicesimo, nel quale seppur invitate non si sono presentate nè la Sindaca Virginia Raggi nè l'assessora Margherita Gatta, si è concluso con un nulla di fatto: senza alcuna soluzione ai problemi del quartiere e ai disagi che da quasi un anno attanagliano residenti e commercianti.

Nessuna data certa sulla riapertura di via Livio Andronico, niente buone nuove su quelle fermate ormai deserte, su quei posti auto inutilizzabili così come i cortili condominiali.

Il timore per la ripresa dei lavori

In questo scenario nessuno fa mistero delle paure relative alla ripresa dei lavori. Dopo la necessaria messa in sicurezza da parte della ditta costruttrice, ferma nel parlare al massimo di 'concorso di colpe' per il crollo, il 23 marzo sono ripartiti a pieno regime i cantieri e le prime due palazzine sono ora realtà.

A preoccupare in particolar modi residenti e Comitato l'avvio per la realizzazione della terza che dovrebbe sorgere proprio dove si è creata la gigantesca falla. 

"A nove mesi dobbiamo prendere atto dell'assenza totale delle istituzioni e degli enti che dovrebbero garantire il rispetto dei nostri diritti. La situazione è grave e ci mortifica. Visto il delicatissimo assetto idrogeologico della zona, troppi sono i dubbi che sorgono sui lavori del cantiere riguardo le possibili conseguenze, anche di lungo termine, sulla stabilità della strada e delle aree limitrofe" - ha scritto il Comitato Crollo alla Balduina impegnato, a proprie spese, in accertamenti e verifiche con il coinvolgimento di professionisti e tecnici qualificati. 

Il Comitato chiede stop ai lavori di edificazione

Da qui la richiesta al Campidoglio di intervenire per sospendere i lavori "riesaminando il permesso a costruire finchè non saranno accertate le cause del crollo" - l'istanza avanzata in assemblea dall'avvocato Giancarlo De Caprariis.

Una misura cautelativa a tutela della Balduina: un'intera zona, a nove mesi dal crollo, ancora senza alcuna risposta. Con all'orizzonte solo il movimento dei mezzi di cantiere e come sottofondo il rumore costante delle trivelle. 
 

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