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Un figlio disabile, la malattia poi lo sfratto: Sergio e la sua famiglia salvati dal Municipio

Sono persone come tante, residenti a Torrevecchia e colpiti negli ultimi anni da una serie di grandi sofferenze e difficoltà. Grazie all'intervento di Unione Inquilini, l'Ipab e il Municipio XIV oggi possono vivere dignitosamente e con la prospettiva di un futuro ancora più sereno

Questa è una storia di grande difficoltà e sofferenza, ma anche di speranza, sostegno dalle istituzioni e un lieto fine nonostante tutto. Il signor Sergio ha 65 anni, abita nel quartiere di Torrevecchia e ha trascorso una vita a lavorare come operaio termoidraulico nella costruzione di centrali terminche. Dai primi ann '90 lui e la sua famiglia vivono in un appartamento per il quale hanno sempre pagato con costanza e regolarità il canone di affitto.

Sua moglie ha dovuto smettere di lavorare per stare vicino a loro figlio, oggi quasi 40enne, che soffre di epilessia. Una situazione difficile, anche economicamente, ma alla quale Sergio reagisce con grande dignità impegnandosi al massimo nel suo lavoro e facendo tesoro di quella entrata sulla quale l'intera famiglia può contare.

Qualche anno fa, colpito da un infarto, è costretto però a ridurre sensibilmente le ore di lavoro fino a doverlo definitivamente lasciare. La pensione di invalidità del figlio non arriva ai 300 euro mensili ed è così che per tutta la famiglia comincia a essere davvero difficile andare avanti per vivere decorosamente. E poi c'è l'affitto, davvero troppo alto soprattutto nella loro condizione. All'inizio amici e parenti riescono a dar loro una mano ma poi, due anni fa, arriva lo sfratto

Richiesta di assistenza alloggiativa, di morosità incolpevole, per l'assegnazione di una casa popolare: Sergio le propria davvero tutte finchè qualche mese fa riesce a ottenere un contributo economico per il pagamento dell'affitto grazie all'intervento di Unione Inquilini e del Municipio XIV.

E' infatti proprio l'istituzione muncipale che, come disposto da delibera comunale in fatto di emergenza abitativa, ha deciso di assegnare a questa famiglia un assegno mensile che per i prossimi 4 anni andrà a coprire più della metà dell'affitto, cercando inoltre un'altra casa con un canone di affitto contenuto, così da permettere loro uno stile di vita ugualmente decoroso anche al di là del sostegno economico. Il nuovo alloggio è stato messo a disposizione dall'Istituto pubblico di assistenza e beneficenza (Ipab) e si trova in zona Cassia: 60 metri quadri con box auto e parquet, carino e accogliegliente, perfetto per ospitare tutta la famiglia. 

Una storia di speranza e con un lieto fine, dicevamo, nonostante tutto. 

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