"Sta sfumando qualsiasi prospettiva dignitosa per il futuro del Santa Maria della Pietà". A parlare sono i protavoce dell'Associazione Ex Lavanderia e del Comitato “Si può fare!” per l’uso pubblico dello storico ex manicomio provinciale. Tra le righe di una nota stampa, le due realtà locali tra loro collegate riportano di nuovo l'attenzione sulla questione ed esprimono profondo scetticismo sulla concreta realizzazione degli ostelli prevista in occasione del giubileo straordinario.

"Dopo il trasferimento degli uffici del XIV Municipio ora anche gli Ostelli, tanto sbandierati da tutta l’Amministrazione come un coro unanime non appena annunciato il Giubileo straordinario, non si faranno” affermano con provocazione, non essendoci ancora alcuna notizia nè conferma di tale decisione da parte delle autorità istituzionali.  

Come spiega a RomaToday la responsabile stampa dell'Associazione Ex Lavanderia Anna Maria Bruni, il timore è che la Asl RmE non renderà disponibili i padiglioni indicati ad ospitare il nuovo ostello e a sostegno di tale prospettiva c'è proprio il silenzio reiterato da parte degli attori in causa (amministrazione capitolina compresa) e un tavolo congiunto che a quanto pare non si è ancora mai concretamente svolto. 

"Il risultato sarà al massimo che il servizio che si dovrebbe occupare della salute dei cittadini si vestirà da affittacamere per una trentina di posti letto chiudendo così una preziosa occasione per trasformare davvero il Santa Maria in un punto di riferimento internazionale e in un luogo pubblico per la città di Roma" continua la nota. "Comune e Regione sono evidentemente disposti a perdere questa opportunità. L'unica possibilità di invertire la rotta sarebbe quella di approvare la legge regionale e la delibera comunale di iniziativa popolare. Ma su questo Comune e Regione sembrano aver perso l'abitudine a legalità e rispetto delle regole" concludono i portavoce.