"LiberiAmalo" dal degrado: l'area giochi del Pineto rimessa a lucido
Iniziativa andata a buon fine nella giornata del 25 aprile. Così il team di Pinacci Nostri: "La nostra gioia più grande è stata udire di nuovo le grida festose dei bambini"
Una festa della Liberazione in tutti i sensi. Il 25 aprile è andata in scena LiberiAmalo, un'iniziativa nell'area giochi del Pineto, incendiata e poi tornata a vivere lo scorso 24 marzo, grazie ai bambini dell'istituto comprensivo Maria Capozzi-scuola Andrea Baldi, Pinacci Nostri, artisti, la biblioteca Casa del Parco, l'associazione Lílá e il gruppo di street art 'Le Tartarughe'. Martedì, invece, è stata la volta di un blitz antidegrado, con un lieto fine: "La nostra gioia più grande – ha detto Lello Melchionda di Pinacci – è stata udire di nuovo le grida festose dei bambini".
"Una bella giornata – ha commentato il collettivo artistico sulla propria pagina Facebook – con tante persone, famiglie e bambini che si sono strette intorno all’area giochi incendiata, trasformata in una vera e propria opera di arte urbana. Tanti colori, allegria, voglia di stare insieme, tra una pasta, una birra e un dolcetto".
"L'obiettivo – ha precisato Melchionda a RomaToday – è stato quello di creare movimento all'interno del Parco. Un grazie va ad artisti quali Luca Cioffi, Zaffir Erdil, Alfonso Isonzo, Francesca Mosca, Diana Campanelli e Ishmael Guesan. Quest'ultimo, sopra il tetto dell'altalena bruciata, ha lasciato un'opera, una cicogna in ferro e foglie, a simboleggiare l'attesa di una maggiore tutela della zona e di una particolare attenzione delle istituzioni, affinché si adoperino per il ripristino dell'area. Inoltre – ha ricordato – alcuni esercizi commerciali ci hanno regalato pallet e pneumatici per l'autocostruzione degli arredi. LiberAmalo è giunto al termine di un ciclo di attività che si sono tenute, guarda caso, sempre il 25: a febbario La Neve negli occhi e a marzo L'area giochi che vorrei".
