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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torrevecchia Torrevecchia / Via Sisto IV

Pineta Sacchetti, serata d'altri tempi: serenata in strada e intorno l'affetto del quartiere

La dedica è stata accompagnata dai residenti e dalle luci accese sui balconi. Vittorio, il futuro sposo: "Non mi aspettavo tutta questa gente. Ho avvertito uno spirito vero, genuino"

Una serenata che ha catturato l’attenzione di residenti e curiosi. È successo a Pineta Sacchetti, ieri 29 maggio, in via Sisto IV. Le lancette dell’orologio si sono fermate alle 21 di lunedì 29 maggio. Vittorio ha deciso di dedicare questo momento a Ginevra: i due convivono da sette anni, hanno due bambini - Samira e Gabriele, 4 e 2 anni - e giovedì 1 giugno si sposeranno. Una tappa da ricordare e che sarà indimenticabile: “Non mi aspettavo tutto questo affetto - ha raccontato il futuro sposo a RomaToday - c’erano amici e parenti ma soprattutto tanta gente del quartiere. Mi sono emozionato”

L'allestimento non è stato un gioco da ragazzi. Innanzitutto serviva un complice, o meglio, una complice: “Dovevo trovare una scusa per scendere – ha rivelato Vittorio – così ho chiesto aiuto a mia madre: mi ha contattato al cellulare e doveva avvertirmi, per finta, che le si era fermata l’auto. Il problema è che la macchina l’ha lasciata sotto casa mia, non più in là”.

Il ragazzo, quindi, ha dovuto accelerare i tempi per spostare la vettura. Dopodiché, è iniziato lo show grazie a Salvatore Strano, voce artistica della serata. Vittorio, però, non è stato da meno. E si è lasciato andare sulle note di ‘Meraviglioso’ dei Negramaro e ‘I migliori anni della nostra vita’ di Renato Zero.

Chiusi i ‘riflettori’, è stato il tempo per le lacrime di Ginevra “è rimasta veramente sorpresa” e per ricordare quelle luci dei balconi che si accendevano: “Ho avvertito uno spirito genuino, vero. Tante volte vai a comprare il latte e non ti si fila nessuno. Invece ieri le persone si sono strette, fianco a fianco. Qualcuno addirittura stava in pigiama”. Ma la borgata, si sa, non fa sconti. Soprattutto nella goliardia: “Oggi ho incontrato il parrucchiere. Mi ha detto ‘ti sei vergognato? Pensavo che saresti sceso con il casco in testa’”. Impossibile replicare. E come si dice a Roma…stacce.

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