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Selva Candida, le opere su via Morsasco? "Tutt'altro che inutili"

L'Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XIV Cecera risponde all'interrogazione del capogruppo FDI Accorinti circa le opere di urbanizzazione realizzate a scomputo per 900 mila euro. "Servono il nulla" denunciava

"Un'opera tanto attesa e voluta dai cittadini". Quella dell'Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio XIV Alessio Cecera non è solo la risposta all'interrogazione formalmente presentatagli dal capogruppo FDI locale Fulvio Acconti, ma anche l'occasione per fare chiarezza sulle opere di urbanizzazione realizzate a scomputo di oneri concessori in via Morsasco, nel periferico quartiere di Selva Candida.

Qualche giorno fa proprio noi di RomaToday avevamo riportato la denuncia del consigliere Accorinti in merito alla realizzazione nello specifico di un parcheggio, una rotatoria, fogne per acque nere e chiare e la predisposizione dell'impianto di illuminazione pubblica. Una spesa complessiva pari a 900 mila euro per un'opera che "serve il nulla - faceva notare, poichè - non ci sono servizi privati e/o pubblici in loco ai quali possa servire una tale struttura, non centri commerciali o vaste aree di afflusso di persone". "Per quale motivo è stata realizzata ed autorizzata dagli uffici di Roma Capitale? - chiedeva Accorinti - forse quei fondi potevano essere spesi meglio e per altre opere veramente di interesse pubblico".

"La motivazione e l'utilità che spingono alla realizzazione di opera pubbliche nella zona "O" ex abusive (come in questo caso, ndr) sono strettamente legate alla carenza di urbanizzazioni primarie" spiega per prima cosa l'Assessore, che ricorda che l'impegno fondi per l'opera fu deliberato dall'Assemblea dell'ACRU proponente come da prassi. 

Cecera specifica inoltre l'infondatezza delle voci che vedrebbero il definanziamento della rotatoria di via Panizzi/ Casal del Marmo, che al contrario sarà realizzata da un'altra associazione consortile che disponde dell'intero importo necessario.

E poi ancora, "la rotatoria (la prima in questione, quella di via Morsasco, ndr) era già prevista sia nel nuovo piano regolatore che nel piano particolareggiato "O" Casalotti - Mazzalupetto - Selva Nera. I parcheggi erano previsti soltanto nel piano particolareggiato della zona "O" - continua, e - "riguardo alla distanza dal fosso, valgono ancora le norme (...) che consentono la realizzazione di interventi lungo le sponde dei corsi d'acqua, ad una distanza non inferiore a 4 metri, purchè tali interventi non creino ostacoli al libero deflusso delle acque e non impediscano il transito dei mezzi di manutenzione". 

Tra le varie motivazioni che hanno spinto l'ACRU a proporre la realizzaizone delle opere in questione, c'è poi "la necessià di consentire il transito su via Morsasco in condizioni di sicurezza, da parte degli autocarri e degli autoarticolati che frequentano abitualmente il tratto di via Morsasco dove vengono esercitate attività produttive e ricreative, i quali prima della realizzazione della rotatoria, data la mancanza di spazi per l'inversione di marcia, erano costretti a ritornare a marcia indietro fino alla via di Boccea, con grave e costante pericolo per gli abitanti del luogo, nonchè (sintetizziamo noi) per i numerosi frequentantori del centro anziani e della palestra vicini".

Ancora con riferimento alla rotatoria, l'Assessore spiega inoltre che proprio fino a questa si potrà prolungare in futuro una delle linee del trasporto pubblico che  transitano sulla via Boccea.

Infine, "relativamente ai parcheggi (54 per le auto e 30 per i motorini, quindi non 200 o 250 come scritto nell'interrogazione) - continua Cecera - costituiscono solo una minima parte di quelli che sarebbero necessari per consentite la normale circolazione su via Morsasco".

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