Da un lato c'è la street art che sta letteralmente rivoluzionando i muri e le facciate del quartiere. Dall'altro, le continue segnalazioni dei residenti che denunciano i marcipaiedi dissestati, i tombini ostruiti che causano continui allagamenti e un degrado sempre più dilagante al quale i piccoli grandi interventi di retake non riescono certo a far fronte.

Sono questi i due volti di Primavalle, che proprio in questi giorni sta vivendo una doppia vita documentata anche sui social e dagli organi di stampa. La festa del quartiere, le virtuose realtà locali, artisti e collettivi popolari al lavoro per una riqualificazione non solo artistica e culturale dell'antica borgata. Ma c'è anche via Pietro Bembo, il rifiuto selvaggio e i materassi sotto i cassonetti della spazzatura. Ci sono le palazzine Ater, l'erba incolta nelle aree verdi, la carcassa dell'automobile abbandonata sul ciglio della strada in via Bernardo da Bibbiena.

Due volti di un quartiere in bilico tra decadenza e rinascita, degrado e riqualificazione. Quale delle due facce prevarrà sull'altra dipende solo dalle istituzioni e la buona volontà dei cittadini.