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Primavalle Torrevecchia / Via Pasquale II

Da Primavalle all’Irlanda, Cristina e la Legio I ai mondiali di American Barbecue

La ragazza, nata e cresciuta nel quartiere del XIV, insieme ai compagni della Legio I Bbq Team parteciperà alla competizione che si terrà in Irlanda, a Limerick, nel mese di ottobre

Il nickname della mail è Miccetta. Ma alla griglia è una bomba. Lei è Cristina Micci e viene da Primavalle ("sono nata e cresciuta in via Pasquale II"). Insieme ad altri compagni di brigata (Clara Alimenti di Sacrofano, Francesco Servadei di Prati, Roberto Altarocca di Laurentina e Mauro Berton, un “diversamente romano”, così è stato definito, di Castelfranco Veneto) parteciperà ai campionati mondiali di American Barbecue, che si terranno in Irlanda, a Limerick, nel mese di ottobre. 

La ragazza, che lavora in Telecom, fa parte della Legio I Bbq Team. Il logo della squadra è l'elmo di un centurione “non c’è nessun significato politico, bisogna far sapere che siamo della Capitale”. Già, perché il gruppo rappresenterà la Città Eterna e il Lazio all’evento in programma nei prossimi mesi.

Polpette ripiene (Bacon Bomb), salsicce alla birra, pulled pork (maiale sfilacciato) sono alcuni piatti forti della Legio I. Anche se il fiore all’occhiello è la gricia al barbecue: “Un piatto romano sotto questa veste diversa – ha raccontato Cristina a RomaToday – un’idea nata per caso e che ha ottenuto il consenso di chi l’ha assaggiata. Il guanciale viene rosolato e affumicato al barbecue. Ovviamente, la base della tradizione rimane. Ci mancherebbe”.

Le categorie per la gara tanto attesa sono diverse. Ci saranno piatti obbligatori: chicken (pollo), ribs (costine), pork (maiale), brisket (punta di petto) e pesce. Più quelli extra: la pietanza dello chef, un dolce e una salsa. A seguire, sarà stilata una singola classifica per ogni cibo proposto. E la somma complessiva dei punti formerà la graduatoria finale. I criteri della giuria saranno guidati da alcuni punti fermi: gusto, presentazione, creatività. 

“Noi ci divertiamo sempre – ha proseguito – spesso ci chiamano anche per feste private. Ci conosciamo da tempo con lo zoccolo duro romano. Nel settembre 2015, in pochi giorni, venne l’idea di organizzare la squadra. E tutto, guarda caso, è accaduto davanti a un barbecue. Il cibo è un fattore che ci ha sempre unito”. E ora diritti alla meta, verso l’ambizioso traguardo del campionato mondiale.

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