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Mercato Primavalle: struttura in abbandono, al suo posto nascerà un supermercato?

Su 50 banchi sono appena 12 quelli attivi. Il degrado regna sovrano e il Comune non assegna le licenze e i clienti scarseggiano. Claudio Morini (Udc) XIX municipio: “Ci sono pressioni per sostituirlo con un supermercato”

Più che un mercato rionale, sembra uno spaccio da Terzo Mondo. Corridoi deserti, tre banchi di frutta e verdura, due alimentari, due macellai, una pescheria, un bar, tutti disseminati qua e là. Tutti gli altri chiusi da saracinesche, con vasche per l’acqua dal rivestimento in alcuni punti arrugginito. Benvenuti nel mercato dimenticato dalle istituzioni da ormai diversi lustri.

Quello di “Sant’Igino Papa Primavalle I” è l’unico mercato rionale coperto del quartiere popolare di Primavalle. Un mercato storico, che ha aperto i battenti negli anni del boom economico, nel lontano ’54, abbandonato però ad una lenta agonia. Strutture fatiscenti, degrado e sporcizia balzano a prima vista agli occhi dei clienti. Impianti che non rispettano le attuali normative di legge. Venti banchi  sono addirittura privi dell’allaccio dell’acqua corrente.

E una desolante sfilza di saracinesche abbassate anno dopo anno, dopo la scomparsa degli originari operatori, complice la crisi economica galoppante. Gli ultimi 12 operatori superstiti non ci stanno, hanno raccolto migliaia di firme per opporsi alla sua chiusura.

  In alcuni banchi chiusi ci sono derrate alimentari abbandonate al momento dello sfratto. Sembra un mercato di Beirut  
"L'assenza dei servizi igienici, degli allacci per l'acqua corrente, sono lacune gravissime che gravano sensibilmente sulle condizioni lavorative degli operatori. Li comprendiamo e gli siamo vicini nelle loro difficoltà", ha dichiarato il segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti. “Il Comune ha completamente abbandonato il mercato: 40 banchi su 52 sono sfitti, ha aggiunto Alessandro Onorato (UDC), vicepresidente della Commissione Commercio del Comune. “Fili ovunque, i commercianti costretti a usare batterie per auto per la corrente elettrica. In alcuni banchi chiusi ci sono derrate alimentari abbandonate al momento dello sfratto. Sembra un mercato di Beirut”.

L’assenteismo delle istituzioni persiste da anni, quando già ci fu uno stanziamento di fondi ma poi non si seppe più nulla. A puntare il dito è Claudio Morini, commissario dell’UDC del XIX Municipio, che denuncia i paventati progetti di declassamento della struttura. “Da anni si parlava di un centro sportivo, un palazzetto dello sport da far sorgere sulle ceneri del mercato, ma proprio di fronte ad esso c’è già un campo sportivo di calcetto, ora abbandonato. Se vogliono creare un palazzetto dello sport che si faccia là, con una tensostruttura. L’ipotesi più ventilata è quella di far sorgere qui un altro supermercato, viste le pressioni di un imprenditore privato. Ma perché allora non rilanciare l’attuale mercato rionale con i suoi piccoli 54 banchi tutelando i piccoli imprenditori? Se venissero riaperti e questo mercato tornasse in auge, si rilancerebbe l’attività commerciale stagnante.”

  Se vogliono creare un palazzetto dello sport che si faccia là, con una tensostruttura  
Una struttura che rappresenta un punto di riferimento per le numerose famiglie dei lotti popolari limitrofi, per la clientela in gran parte anziana che non trova più nel mercato tutti i fornitori di una volta.

Il punto di aggregazione è il bar con i suoi tavoli, rilevato nel 2003 dalla signora Paola Raponi, che lamenta il totale abbandono da parte delle autorità. “Da quando sono qui i vigili vengono solo a controllare e multare”, recrimina. E poi c’è l’enigma delle licenze per riaprire i banchi  chiusi. Sono stati banditi ben due bandi di concorso di occupazione dei posti liberi, nel 2004 e lo scorso gennaio.  “Ma alla richiesta di informazioni”, prosegue Paola, “rispondono che le buste devono ancora essere aperte.”

Intanto i pochi operatori rimasti languono. “Non si lavora quasi più, perché non c’è quasi più nulla che viene offerto ai clienti che vengono qui, costretti poi a migrare in vari posti per completare la loro spesa.”, lamenta Paola. “Chiediamo che vengano fatti riaprire i banchi. La gente vuole che il mercato rimanga in piedi, ma adeguatamente riempito e attrezzato. Invece il Comune non ha mai fatto qui lavori di manutenzione, a parte qualche riverniciatura”, le fa eco Massimiliano Tonnini, titolare del banco di macelleria.  Ma la struttura di Primavalle non è un caso isolato, “rientra in una situazione di degrado che investe tutto il settore dei mercati rionali. Il Comune di Roma ha completamente abbandonato queste strutture e solo grazie alla buona volontà degli operatori i mercati non hanno ancora chiuso i battenti. Chiediamo l'intervento deciso del Sindaco  per sanare questa situazione. Sono in gioco il lavoro e il futuro di molte famiglie ".


Il 5 giugno si riunirà la Commissione al Commercio del Comune tra i banchi di Primavalle per dare risposte concrete ai commercianti.
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