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Primavalle Torrevecchia / Via Pasquale II

A Primavalle un American Barbecue mondiale: Legio I lascia l’Irlanda tra gli applausi

Il team si è piazzato al quattordicesimo posto della competizione

Fango, pioggia, fiumi di birra e divertimento. La Legio I, unico team in gara a rappresentare Roma e il Lazio, ha partecipato ai mondiali di American Barbecue svolti in Irlanda, a Limerick, dal 13 al 15 ottobre. Per il gruppo è arrivato un quattordicesimo posto assoluto che è stato accompagnato da una grande soddisfazione: “Già ci eravamo  qualificati per i campionati europei che si svolgeranno a giugno 2018 in Svezia, a Göteborg”. Cristina Micci è di Primavalle e a RomaToday ha raccontato i giorni trascorsi lontano da via Pasquale II: “I team italiani in gara si sono piazzati nella prima metà classifica. Ci distinguiamo perché siamo accomunati da unione e fratellanza”.

Legio I e le proposte culinarie

I compagni di Cristina sono Clara Alimenti di Sacrofano, Francesco Servadei di Prati, Roberto Altarocca di Laurentina e Mauro Berton, un “diversamente romano”, di Castelfranco Veneto: “Abbiamo preparato pulled pork, ribs baby back, brisket. Ovvero spalla di maiale, costine e punta di petto di manzo. C’erano anche del pollo e il salmone”. Tra le pietanze sul tavolo pure il piatto dello chef. Un’occasione ghiotta, questa, per portare un po’ di romanità oltre confine: “È stata preparata una gustosa amatriciana. Siamo contenti, abbiamo trascorso due giorni in compagnia, tra divertimento e sudore. Ora torniamo alla vita di tutti i giorni ma la testa è già alla prossima competizione”.

Legio I, i piatti proposti

Le categorie in gara a Limerick

Le categorie previste per i mondiali di American Barbecue erano diverse. In primis i piatti obbligatori: chicken (pollo), ribs (costine), pork (maiale), brisket (punta di petto) e pesce. Più quelli extra: la pietanza dello chef, un dolce e un piatto vegetariano. Da qui è stata stilata una singola classifica, per ogni cibo proposto. La somma complessiva dei punti ha stabilito la graduatoria finale. La giuria, da par sua, ha seguito determinati criteri: gusto, presentazione, creatività. 

Il ritorno a casa

Sono stati cento i team arrivati da oltre trenta paesi del mondo. Per la Legio I, alla fine, tanti applausi dal vivo e sui social : “Il divertimento e la passione – ha terminato Cristina – sono ingredienti fondamentali. Torniamo a casa più forti di prima e con ulteriori certezze". Convinzioni di testa e di pancia. Perché il cibo, si sa, è roba seria. 

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