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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ottavia Social Street: il buon vicinato ai tempi della crisi e del decoro-fai-da-te

Si ispira al progetto nato a Bologna, l'idea di una comunità che unisce residenti e vicini di casa nell'organizzazione di attività e iniziative all'insegna della socialità e per il bene comune

Quello del "Social Street" è un progetto nato lo scorso anno nella città di Bologna, sviluppando la virtuosa esperienza del gruppo facebook "Residenti in via Fondazza". Un gruppo di persone hanno cominciato a fare rete con lo scopo di socializzare con i propri vicini di casa, stringere rapporti e legami solidali, condividere bisogni, professionalità e conoscenze per portare avanti così progetti collettivi per il bene comune. Dopo il grande successo di questa iniziativa, l'idea ha cominciato subito a viaggiare per altre zone e città di tutto il Paese.

Anche a Roma, in un quartiere del Municipio XIV, è nato qualche tempo fa "Ottavia Social Street" che a livello locale ripropone lo stesso obiettivo di interazione sociale attraverso eventi sociali e di solidarietà. "Ne abbiamo sentito parlare su internet e ci era piaciuta l'idea di creare qualcosa che unisse le persone dello stesso quartiere. Se pensiamo che spesso e volentieri non si conoscono neanche le persone che vivono nel nostro stesso condominio...." racconta a RomaToday Maria Giovanna Franchini, che assieme alla sua amica Claudia Bosco hanno creato il gruppo "Social Street" di Ottavia.

"Abbiamo cominciato coinvolgendo gli amici e i conoscenti più stretti, poi un pò di volantinaggio e il passaparola" continua Maria Giovanna, che ci spiega come il mezzo più veloce e diretto rimane proprio quello del social network: aderendo al gruppo facebook si è sempre informati sulle iniziative e le novità che riguardano il quartiere e il progetto. Sulla carta ad oggi sono circa una centinaio di persone, ma l'idea è quella di allargare il gruppo per creare una vera e propria comunità con la quale organizzare le iniziative più diverse.

All'inizio di novembre, ad esempio, i volontari si sono ritrovati per ripulire e riqualificare la Stazione di Ottavia, ma sono tanti gli eventi che hanno in mente di organizzare: dalle opere di "decoro fai-da-te" nei luoghi più trascurati del quartiere alle iniziative di baratto e così detti "swap-party" (scambio di oggetti, vestiti e accessori) piuttosto che cene sociali per stringere rapporti e interazioni tra vicini di casa.

"In un periodo di crisi come questo pensiamo che possa essere una iniziativa interessante, un modo carino per fare nuove amicizie, sentirsi meno soli in periferia, conoscersi e superare la diffidenza verso l'altro" continua Maria Giovanna. E il riscontro? Come reagiscono i cittadini davanti alla proposta di iniziative di questo tipo? "All'inizio forse si è un po' diffidenti, ma credo più che altro sia perchè le persone sono sempre meno abituate a questo tipo di interazione. Noi stiamo cercando di far crescere questo progetto piano piano e riscontriamo con piacere che la gente si scopre sempre più invogliata e incuriosita a partecipare con un impegno concreto".

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