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Ottavia Ottavia / Via Tarsia

Ottavia, associazioni alla finestra: resta l’attesa per la riqualificazione del parco di via Tarsia

A luglio la promessa della donazione di un privato. L’assessora Pulieri: “A breve l’incontro”

A Ottavia, Municipio XIV,  è in programma la riqualificazione del parco di via Tarsia. La donazione di un privato - il direttore di una catena di alberghi - avrebbe consentito l’intervento. A luglio 2017 ebbe luogo l’appuntamento di presentazione, un incontro successivo non c’è più stato e oggi, 2 febbraio, tutto è come prima. Il primo pensiero, dopo circa sette mesi, è che il benefattore abbia “fatto il vento” ma Valeria Pulieri, assessora all’Ambiente, ha spiegato: “Nelle prossime settimane avremo una riunione operativa con il donatore, che non ha mai messo in discussione la sua disponibilità ed entro la fine di marzo inviteremo i cittadini a un incontro pubblico, come promesso”.

Progetto partecipato

Pulieri, inoltre, ha sottolineato: "Con l'assessora alla Partecipazione, Monica Ruffa, siamo in contatto con diverse realtà e stiamo raccogliendo tutti gli elementi necessari alla creazione di un progetto partecipato, così come avevamo anticipato a luglio. Le tempistiche sono più lunghe del previsto – ha chiarito – perché stiamo cercando di lavorare con un approccio e strumenti che, oltre a essere nuovi, dovranno poi integrarsi nel nuovo regolamento del verde, in corso di elaborazione a livello capitolino. Il nostro metodo vuole dare la necessaria attenzione alla successiva gestione"

L'attesa a Ottavia

Dunque, queste le parole da via Mattia Battistini. Intanto nel quartiere, dove la speranza ancora è viva, si torna a parlare della vicenda. A farlo è Giovanna D’Annibale, presidente dell’associazione culturale Lucchina e Ottavia: “A luglio, quando venne fissato l’appuntamento, eravamo tutti entusiasti che qualcuno avrebbe messo mano al parco. C’era grande aspettativa intorno al benefattore, era un dono piovuto dal cielo. Quel giorno – ha proseguito – ha raccolto le proposte avanzate dalle realtà del territorio che parteciparono all’appuntamento. Noi, come associazione, chiedemmo che il parco venisse ristrutturato a misura di bambino e di ragazzo, inserendo una postazione con il wi-fi gratuito”.

La speranza 

Come detto, un passaggio successivo è mancato. Da qui le incognite che sono cominciate a serpeggiare: “Ci siamo domandati cosa fosse successo. L’arredo vecchio era stato rimosso perché fatiscente ed era stato sostituito da alcune panchine. L’investitore, però, non si è più visto. Speriamo che la promessa sia ancora in essere – ha terminato D'Annibale – il parco deve essere riqualificato, perché è già abbastanza degradato. Speriamo in segnali positivi da qui a breve. Sarebbe un’occasione per gioire e per regalare uno spazio alla comunità”. 

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