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Ottavia, cassonetto in fiamme dietro il centro commerciale: provocazione annunciata?

L'atto vandalico potrebbe avere a che fare con una criticità legata alla raccolta differenziata che i cittadini di zona conoscono bene. Suraci (cdq Ottavia): "pericolo igienico sanitario"

Un semplice atto vandalico o una precisa e mirata provocazione? Non sono ancora chiare le dinamiche dei fatti ma quel che è certo è che (molto probabilmente la scorsa notte) uno o più ignoti hanno dato fuoco a uno dei cassonetti della raccolta differenziata nell'area dietro il centro commerciale Gulliver e il supermercato Pewex di Ottavia. Questa mattina i residenti di zona si sono trovati davanti questa scena: della schiera di cassonetti della spazzatura uno riporta una grande ed evidente bruciatura lungo tutto un lato, un altro è completamente capovolto, i restanti sono tutti stracolmi di rifiuti.

A pubblicare in rete queste foto e a denunciare tra i primi quanto accaduto è Ferdinando Suraci, un residente di zona e membro dell'attivo comitato di quartiere. E' lui che senza mezzi termini definisce il fatto "una provocazione annunciata" facendo riferimento a una questione che i cittadini del quartiere ben conoscono. "Con l'avvio della raccolta differenziata il Gulliver ha inizialmente posizionato i diversi cassonetti all'interno del proprio garage" spiega Suraci a RomaToday, soluzione che però si è rivelata ben presto problematica in quanto non sempre la spazzatura veniva ritirata, anzi i rifiuti si sono ben presto accatastati e in poco tempo il parcheggio si è trasformato in una vera e propria discarica

Anche a seguito delle lamentele e le segnalazioni dei cittadini, i cassonetti sono stati poi spostati all'esterno in una apposita area delimitata, precisamente nella parte dietro all'edificio da dove escono le macchine. A giudicare dai cassonetti (ancora) molto spesso colmi e le ulteriori denunce dei residenti, la raccolta non sembra essere migliorata sebbene "il fatto di aver comunque liberato il garage sia stato un grande cambiamento" ci racconta invece C.P., un altro residente. "A un certo punto i rifiuti erano talmente tanti e ingombranti che le macchine avevano anche difficoltà di manovra" aggiunge Suraci. 

La soluzione dei cassonetti all'esterno continua comunque a non soddisfare i cittadini, molti dei quali "almeno già da due mesi stanno chiedendo all'amministrazione locale di poter intervenire in qualche modo" continua l'esponente del comitato di quartiere. C'è però il discorso delle competenze, considerato il fatto che il centro commerciale è comunque un soggetto privato: si tratta dunque di capire se e in che misura l'amministrazione può intervenire nell'ambito della gestione dell'esercizio commerciale disponendo di fatto un sistema di raccolta differenziata più funzionale. 

"Così come, con il passaggio alla raccolta differenziata, hanno obbligato molti condomini a ricavare una apposita area chiusa per mettere i cassonetti - continua dunque Suraci, che conclude - Bisogna operare subito. La prima risposta è un esposto da fare da parte della amministrazione di prossimità Municipio XIV alla ASL per uno stato, oramai conclamato, di pericolo igienico sanitario. La seconda risposta (come già anticipato dall'Assessore) è l'istituzione dell'Osservatorio Zero Rifiuti XIV Municipio".

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