Libri e riciclo: ecco la prima "Bibliocabina" di Roma

Cosa ci fa una vecchia cabina del telefono apparentemente abbandonata nel parco Montanelli di Torresina? No, fortunatamente non si tratta di un altro scellerato episodio di rifiuto selvaggio. Al contrario, è quanto gli attivissimi volontari del quartiere stanno preparando per mettere in piedi un originale progetto di recupero, che unisce il riciclo intelligente con la passione e l'educazione alla lettura. Ne abbiamo parliamo con Antonio Giustiniani del Comitato di quartiere Torresina.

Che cos'è una "bibliocabina" e in cosa consiste il progetto?

L'idea nasce dall'esempio della risistemazione delle vecchie cabine telefoniche inglesi, strizzando l'occhio al lavoro dell'architetto John Locke a New York e dall'esperienza delle biblioteche stradali tedesche. Come realtà locale abbiamo già una discreta esperienza sulle iniziative legate allo scambio dei libri. L'iniziativa è del Comitato Torresina, ma se ne sono già innamorati un pó tutti. Saremo noi ad averla ufficialmente in custodia e sarà nostra cura e responsabilità sorvegliarla e tenerla sempre piena di libri da scambiare, con la filosofia del "Libera Libri" che già attuiamo sotto al box nel Centro Commerciale Torresina in collaborazione con le associazioni H2 e Scaffali.

A quando l'inaugurazione? 

Vogliamo inaugurarla a metà settembre, abbiamo tante cose in mente ma è ancora tutto in fase di progettazione (anche il nome "bibliocabina" non è ancora ufficiale, ndr). Fino a quel momento la cabina resterà vuota delimitata con del nastro per evitarne l'accesso e custodita all'interno del parco affinchè non diventi bersaglio di atti vandalici. E a proposito di collaborazioni, c'è anche l'Associazione culturale Alberoandronico così come all'inaugurazione ci saranno tantissimi libri, una parte dei quali donata da un nostro nuovo partner la Round Robin Editrice. Non potrà mancare poi Telecom Italia, che tanto benevolmente ha approvato la nostra richiesta e tutto il consiglio municipale, che inviteremo a breve.

E' curiosa la scelta di una cabina telefonica dismessa. Ha un significato particolare? Ce ne saranno altre sparse sul territorio?

Per il momento scegliamo di metterne solo una, perchè conosciamo i nostri limiti. Se poi l'idea dovesse piacere a livello comunale o altre associazioni si prendessero cura di altre cabine ne saremo davvero felici. Chissà, potrebbe anche essere usata come strumento di promozione culturale, un invito alla lettura. Un'idea un pò romantica, fatta di cabine dismesse e libri cartacei, ma di sicura efficacia. Scegliere un libro in una cabina telefonica è un pò come prendere due piccioni con una fava: da un lato infatti si avvicina la gente alla lettura, dall'altro si restituisce nuova vita alle care vecchie cabine telefoniche in disuso. 

L'idea si ispira liberamente ad altre esperienze già attive in Italia e all'Estero, ma è comunque la prima su Roma. Ci sarà qualche differenza?

Ad Arona (Novara) la cabina rimane in piazza, come ho visto dalle foto, ma temo che dovrà inevitabilmente fare i conti con gli atti vandalici. Le altre due esperienze simili in Italia sono nate e si sono sviluppate in contesti scolastici e sotto la supervisione dei vari Sindaci e Assessori alla scuola. La cabina di Torresina ci piace pensarla su strada, comunque vicina a chi vuole leggere. 

Su Roma in particolare pensa ci sarà qualche specifica criticità nella gestione del progetto?

I problemi molto probabilmente saranno principalmente due: gli atti vandalici alla cabina e il furto dei libri. Per prevenire gli atti vandalici faremo quello che dicevo prima, mentre per evitare i furti dei libri (soprattutto ad opera dei rigattieri che dopo se li andrebbero a rivendere) adotteremo le stesse precauzioni adottate nel box sotto al Centro Commerciale, con tutti i libri timbrati in piú punti e la possibilità di prenderne al massimo tre alla volta.