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Ottavia, inaugura il SOSE: spazio e visibilità agli artisti del territorio

Stazione di Ottavia Spazio Espositivo: continua la sfida per rendere i vecchi locali abbandonati della Stazione il nuovo spazio culturale della periferia nord-ovest di Roma. Sabato 9 l'inaugurazione con una grande mostra collettiva

Si chiama "Opening SOSE" ed è una grande mostra organizzata per dare visibilità agli artisti del territorio del Municipio XIV. Sarà inaugurata sabato 9 maggio all'interno dei locali della Stazione di Ottavia, ricavati e riqualificati da quelli che erano degli spazi praticamente abbandonati. Non a caso "SOSE" indica proprio questo: Stazione di Ottavia Spazio Espositivo.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Nuovi Quartieri” avviato già da qualche mese e ideato dall'Assessore alla Cultura del Municipio XIV Marco Della Porta. L'obiettivo (e la sfida) è proprio quello di rilanciare la cultura a partire dalla periferia, i territori spesso più dimenticati della città. Così questi spazi una volta abbandonati e nel più completo degrado, hanno ripreso ad animarsi ospitando mostre collettive, eventi, performance, presentazioni di libri, caffè filosofici fino ad opere di street art e percorsi didattici sull'arte contemporanea. 

Realizzato in collaborazione con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) il SOSE è così il primo vero e proprio spazio culturale della periferia nord–ovest di Roma. "Un catalizzatore dei molti microcosmi che non trovavano spazio nel deserto del mondo periferico - spiega Della Porta - Giovani, artisti, architetti, scuole e associazioni oggi collaborano nella realizzazione di incontri culturali scambiandosi conoscenze e proposte. In pochi mesi oltre 100 artisti del territorio, soprattutto giovani o esordienti, sono stati protagonisti di iniziative culturali insieme a oltre 1000 studenti e coinvolgendo migliaia di cittadini". 

Nella giornata dell'inaugurazione, il 9 maggio, si farà nello specifico spazio a una mostra collettiva di 25 artisti tutti nati e cresciuti in questa zona della città. Per tutto il mese, poi, si susseguirranno iniziative culturali che coinvolgeranno tanti altri protagonisti, come le mostre collettive degli studenti della scuola media Pablo Neruda e dei bambini della scuola materna Besso, la finale Lazio – Campania della L.I.P.S. (Lega Italiana Poetry Slam), la finale del Premio Periferie Corsare dell’Associazione H501 e spazi musicali curati dalla web radio Radiostile.

“Stiamo utilizzando la Cultura come arma di emancipazione di massa, con un’attenzione speciale verso le nuove generazioni - continua l'Assessore - la nostra sfida è la valorizzazione del patrimonio umano presente nel nostro territorio”. "La molteplicità di profili differenti ha offerto dei percorsi di ricerca e sperimentazione che hanno sviluppato una creatività capace di vivere l’arte attraverso il contesto in cui viviamo" spiega invece la direttrice artistica del SOSE, Simona Sarti.

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