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Monte Mario Giustiniana / Via Giuseppe Taverna

Siringhe, assorbenti e pannolini nell'umido: "senza rispetto e coscienza, la differenziata non funziona

RomaToday intervista Giuliano Meroldi, un operatore AMA che vive e lavora nel quartiere di Selva Candida. Ci racconta la sua esperienza e i tanti episodi che assieme ai suoi colleghi vive alle prese con la raccolta differenziata

"Ce ne dicono di tutti i colori ma anche noi siamo prima di tutto cittadini e lavoratori. E questo, è davvero un lavoraccio. La gente dovrebbe avere un po' più di compiacenza e di rispetto". Giuliano Meroldi è un operatore dell'AMA che vive e lavora nel Municipio XIV, quartiere Selva Candida. La nostra chiacchierata prende spunto da una foto postata sui social network da alcuni suoi colleghi e condivisa sulla pagina del Gruppo Lavoratori AMA. L'immagine, scattata l'altro ieri da un operatore in un'altra zona di Roma, ritrae un sacchetto dell'umido contenente una siringa usata e senza cappuccio. "Sapessi quante ne trovo io ogni giorno - racconta Giuliano a RomaToday - e mica solo siringhe, anche pannolini, assorbenti e tantissimo altro materiale che naturalmente non dovrebbe essere smaltito nell'organico. Una volta nei secchioni davanti alla Clinica Salus abbiamo trovato anche cateteri pieni di urine".

Giuliano opera nello specifico nella zona 19B - Taverna e parla anche a nome dei suoi colleghi operatori raccontandoci i tanti episodi ai quali assistono ogni giorni durante i turni lavorativi. "La raccolta differenziata? Per tanti cittadini attenti e che si impegnano a farla correttamente, ce ne sono tanti altri che invece non la fanno, di proposito o involontariamente. Magari c'è davvero chi, come le persone anziane, non sa dove smaltire alcuni materiali e li mischiano in maniera scorretta, ma quando trovi ad esempio le siringhe usate e gettate nei sacchetti dell'umido senza neanche il cappuccio è questione di rispetto e coscienza civica". E più di una volta succede anche che qualche operatore si buchi inavvertitamente con gli aghi di queste siringhe, come è successo ad esempio un anno fa proprio a un collega di zona.

"Combattiamo un mostro che è più grande di noi" continua Giuliano, che tra i tanti attacchi e lamentele che spesso con i colleghi riceve a nome dell'azienda ci parla di un lavoro "molto più duro e frustrante di quello che si possa immaginare". Operatori che spesso e volentieri sono i primi che, mettendoci la faccia, si fanno avanti con i cittadini per continuare a sensibilizzare ai fini di una raccolta differenziata sempre più corretta ed efficace. Ma a volte capitano anche episodi spiacevoli, come ad esempio quello denunciato pochi giorni fa nel quartiere di Ottavia, dove due operatori AMA sono stati aggrediti e presi a male parole poichè "colpevoli" di aver fatto presente ad alcuni cittadini di non abbandonare la spazzatura per strada. "Mai come in questo periodo stiamo facendo davvero una fatica immane. Non è semplice e a volte dagli altri cittadini ci basterebbe anche solo un po' più di rispetto".

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