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Venerdì, 19 Aprile 2024
Monte Mario Piazza di Santa Maria della Pietà

La via Francigena finisce al S. Maria della Pietà: "Ma qui i pellegrini non li accoglie nessuno"

La denuncia del del Comitato promotore della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l'uso pubblico, sociale e culturale del Santa Maria della Pietà, a poche ore dal taglio del nastro della via Francigena

Seppur attesissimo sul territorio, l'evento ha ricordato ai cittadini una triste realtà. Domenica scorsa tra gli applausi per l'inaugurazione dell'ultimo tratto di via Francigena, la "porta verde" giubilare di Roma, c'è chi ha fatto presente che il percorso per i pellegrini ha un indegno traguardo. Il Santa Maria della Pietà, l'ex ospedale psichiatrico nella riserva naturale dell'Insugherata, è diventato l'emblema di degrado, abbandono, e promesse mancate. 

Trentasei padiglioni incastonati in un parco di grande pregio naturalistico, che a novembre dovevano diventare posti letto per i pellegrini del Giubileo. I lavori non sono mai partiti. A ricordarlo Chiara Cavallaro, del Comitato promotore della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per l'uso pubblico, sociale culturale del Santa Maria della Pietà. 

"Allo smantellamento illegittimo e inopportuno dell'ostello che vi era già stato costruito con soldi pubblici in occasione del precedente Giubileo del 2000 si aggiungono i ritardi di oggi nel ripristinare meno del 50% dei posti letto già esistenti. Un'ennesima occasione persa per valorizzare questo patrimonio e dotare Roma di un ostello. E' l'unica capitale europea ad esserne priva. Se lo sbocco naturale per i pellegrini che percorrono la Francigena è il Santa Maria della Pietà, come dicono le istituzioni, come mai non è disponibile alcuna forma di ospitalità per accoglierli?".

LA PROMESSA---->>L'OSTELLO PER IL GIUBILEO DA 140 POSTI

"Inoltre, la pedonalizzazione del Parco del S. Maria della Pietà, già concordata con il Municipio e in perfetta linea con lo sbocco naturale della Via Francigena," conclude Cavallaro "è stata revocata senza alcuna giustificazione dal Direttore della Asl Roma E, Angelo Tanese che sembra ritenere il S. Maria della Pietà un'area di servizio e parcheggio degli Uffici e dei servizi presenti. Una cosa vorremmo chiedere al Comune di Roma: che, nel rispetto della delibera di iniziativa popolare approvata dal consiglio comunale lo scorso luglio si torni a una convenzione tra Regione e Comune per la gestione del Parco pubblico da parte del servizio Giardini".

"Da una parte le istituzioni nominano il Parco del S. Maria della Pietà in occasione della inaugurazione di una porta verde in una delle riserve più belle di Roma - afferma ancora Livia Luberto della Ex Lavanderia - dall'altra permettono che il Parco del S. Maria della Pietà, un complesso di rara bellezza architettonica e naturale, centralità urbana del Municipio XIV e cuore storico di Monte Mario, sia trasformato nuovamente in un ospedale con diverse strutture psichiatriche residenziali, contravvenendo alla stessa Legge Basaglia".

"Ci appelliamo alla Commissione Bilancio e Demanio della Regione perchè calendarizzi al più presto la discussione della Proposta di Legge di iniziativa popolare del Comitato cittadino "Si Può fare", perchè oltre 12mila cittadini hanno firmato per avere il S. Maria della Pietà pubblico". Ha concluso Luberto - "ci batteremo perchè in una zona che ha un'alta densità di Ospedali, come San Filippo Neri, Gemelli, S. Andrea, Villa S. Pietro, il S. Maria della Pietà sia quel polo sociale e culturale a disposizione dei cittadini di cui il nostro territorio è privo".

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