rotate-mobile
Monte Mario Via Alberto Tallone

Pian Saccoccia, tra crisi e buon vicinato nasce il "baratto di quartiere"

Si scambiano oggetti, competenze o prestazioni (tagliare l'erba, cambiare un rubinetto). Si chiama "Barattiamoci" ed è un'idea nata da due amiche vicine di casa. Fa bene alle tasche e crea preziosi legami solidali

Marmellata fatta in casa in cambio di un passaggio in auto. Olio casereccio da scambiare per una bella pulita al giardino. Complice anche la crisi, torna di moda l'antica pratica del baratto e in un quartiere del Municipio XIV diventa un modo per stringere amicizia tra vicini di casa e fare rete tra i residenti di alcuni nuovi stabili nella zona periferica di Pian Saccoccia. Nasce così "Barattiamoci", non un semplice scambio di merce ma la possibilità di mettere a disposizione dell'intera comunità le proprie risorse e capacità, aiutandosi a vicenda e contribuendo così a saldare sempre di più i rapporti di buon vicinato. Ne parla a RomaToday Federica Russo, una delle ideatrici del progetto.

Come è nata l'iniziativa e quali sono i suoi obiettivi? 

Con la mia amica Raffaella siamo vicine di casa. Io mi sono trasferita da poco e più di una volta è capitato di aver bisogno di qualcosa, ricambiando poi per cortesia. Abbiamo pensato di estendere questa pratica anche tra gli altri abitanti di zona. Qui tra via Alberto Tallone e Giovanni Battista Paravia è un quartiere tutto nuovo, i rapporti tra vicini non sono ancora consolidati e in molti non ci si conosce nemmeno. Ci sono anche tante famiglie giovani, che magari sono sole e senza parenti. L'idea è proprio quella di costruire una rete di solidarietà a partire dalle cose di tutti i giorni, con il pretesto di fare amicizia e stringere legami. 

Quali sono le regole per aderire? Chi può partecipare?

Il progetto è aperto a tutti i cittadini, ma ovviamente per questioni pratiche il nostro "Barattiamoci" fa riferimento al quartiere e più nello specifico tra gli stabili di via Tallone e Paravia. Su facebook abbiamo da pochi giorni aperto un gruppo al quale ci si può iscrivere e offrire oppure chiedere qualcosa. Magari c'è chi ha bisogno di un passaggio alla stazione e in cambio mette a disposizione un dolce fatto in casa. L'altro giorno ad esempio avevo bisogno di una mano a stirare i panni, Raffaella mi ha aiutato e in cambio le ho preparato un bel tiramisù. Si possono barattare oggetti, prestazioni (come ad esempio cambiare un rubinetto o tagliare l'erba del giardino) ma anche particolari competenze personali: io per esempio sono educatrice cinofila, mi è già capitato di offrire qualche lezione in cambio di qualche altra cosa.

Il gruppo è stato aperto da poco, quindi l'esperimento è ancora alle prime armi. Come stanno reagendo gli altri abitanti del quartiere, c'è partecipazione?

Direi bene, il progetto interessa e sono già stati fatti i primi scambi. Siamo davvero all'inizio, speriamo la cosa continui a diffondersi e a coinvolgere sempre più persone. Invitiamo tutti a partecipare per crescere nel gruppo e nella comunità. Da non dimenticare, poi, che non c'è alcun scopo di lucro, nè è ammesso scambio di denaro o pubblicità

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pian Saccoccia, tra crisi e buon vicinato nasce il "baratto di quartiere"

RomaToday è in caricamento