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Monte Mario Trionfale

Parco Monte Ciocci: le segnalazioni del comitato tra incuria e degrado

I dissuasori che impediscono il transito ai mezzi non autorizzati continuano a venire spostati e divelti, la fontana non funziona e il chiosco è "una latrina che manda olezzi". La denuncia del Comitao Monte Ciocci circa le condizioni sempre più critiche dell'area

Terra di nessuno. E' così che il Comitato Monte Ciocci definisce il parco del quartiere Trionfale, una delle aree verdi più suggestive del territorio con la sua vista panoramica che guarda direttamente la cupola di San Pietro.

Un parco le cui sorti e manutenzione cittadini e volontari seguono da tempo e che di recente, grazie anche all'inaugurazione del Parco Lineare (la nuova pista ciclopedonale del Municipio XIV) è stato per buona parte riqualificato con nuovi arredi e complementi.

"Piena estate e i problemi rimangono congelati" scrivevano qualche giorno fa i portavoce del comitato tra le righe della pagina facebook a questo dedicata, tornando a denunciare una situazione di degrado e abbandono che da tempo cercano di far presente alle autorità competenti.

Tra le criticità c'è ad esempio il problema dei dissuasori posizionati a più di una entrata del parco per impedire il transito al suo interno ai veicoli non autorizzati. Come documentato poche settimane fa, per episodi di vandalismo o negligenza, sta di fatto che sembra davvero difficile vedere tutti i parapedonali originariamente installati mantenere la loro posizione (e soprattutto funzione) per un periodo di tempo continuo e quindi efficace.

Ad oggi "mancano i dissuasori all'entrata di Lucio Apuleio e qualcuno ha rimosso anche uno dei due di Domizia Lucilla" denunciano alcuni cittadini. "Motorini che entrano di notte, fontana disastrata, alberi che fanno pena perchè non ha mai funzionato l'impianto di irragazione da me visto invece funzionante come la fontana nel corso del collaudo" racconta a RomaToday proprio una portavoce del comitato, facendo riferimento ad altre problematiche come ad esempio la costosa e moderna fontana "a terra", che nonostante sia stata da poco costruita è già stata protagonista di una lunga serie di spiacevoli eventi.

Appena poche ore dopo l'inaugurazione del Parco Lineare, una manovra sbagliata di un mezzo del service ne ha distrutto un blocco. Qualche tempo dopo è stata vandalizzata e da allora una lastra, divelta, è ancora contrassegnata con dei nastri e delle stecche di legno come "misure di sicurezza". Oggi la fontana, non funzionante, è spesso utilizzata come area adibita (impropriamente, soprattutto per la tipologia e la conformazione del materiale di cui è fatta) alle più diverse attività sportive.

"Il chiosco versa in condizioni pietose, una latrina che manda olezzi - continua la cittadina - e siamo sempre in attesa del bando per l'affidamento. L'unica cosa che siamo riusciti a risolvere è lo svuotamento quasi regolare dei cestini".

E poi c'è la questione dell'entrata di via Anastasio II: "ancora non si conosce di chi è la competenza del territorio", prosegue la segnalazione. E nel frattempo l'area circostante versa in grandi condizioni di degrado tra vegetazione incolta (e ci raccontano che lo scorso giugno è scoppiato un ennesimo incendio) e spaccio di droga negli angoli più nascosti del parco.

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