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Forte Trionfale, scoppia la polemica: "Vogliono farci le case"

Colabello: "Ma quale social housing, così si distrugge ogni visione strategica". M5S: "Riqualificare l'esistente,nessuna nuova cubatura". Unione inquilini - Cub - Sinistra italiana- Rifondazione: "No alle speculazioni"

“Forte Trionfale, la verità: ci faranno delle case”. Julian Colabello, di getto, ha affidato a Facebook la sua rabbia. Ieri, 15 dicembre, c’è stata la commissione Urbanistica  dove “sono state presentate le nuove ipotesi dei 5 Stelle sul Forte Trionfale”. Parole al vetriolo, quelle tracciate sui social dall’esponente del Pd, che ha confermato anche in presa diretta: “Hanno parlato di generico uso privato e pubblico della palazzina Missana, il palazzo al centro del Forte, pezzo portante di qualsiasi operazione di recupero. Quando ho chiesto cosa si intendesse per uso pubblico e sopratutto privato prima è stato risposto ‘uso sociale’, poi è stato tirato in ballo il cambio di destinazione d'uso a residenziale e infine è arrivato il ‘social housing”.

Per Colabello la posizione è inaccettabile, perché “il valore urbanistico più importante del nostro Municipio insieme al Santa Maria della Pietà si propone di trasformarlo in residenziale, distruggendo ogni visione strategica e in spregio alle delibere già approvate, gli accordi con il ministero della Difesa e la stessa delibera di iniziativa popolare sul Santa Maria della Pietà approvata nel 2015, grazie ai voti del centrosinistra e che fu emendata proprio in modo da non prevedere il mantenimento degli uffici nel Santa Maria della Pietà. Aspetto ancora il verbale della commissione Urbanistica capitolina, dove vi è il parere negativo dell'ufficio bilancio a queste operazioni, che sono economicamente insostenibili”. 

E il M5S? “Nessuno ha mai parlato di housing sociale come idea finale”. Questo il messaggio che è arrivato da via Battistini. Secondo quanto ribadito a Roma Today, il programma del Movimento è quello, come noto, di trasferire la sede municipale al Santa Maria della Pietà. Mentre per il Forte Trionfale il progetto punterebbe su un binario: riqualificare l’esistente, senza creare nuove cubature. Il tema sarà nuovamente trattato lunedì 19 dicembre alle 10,30, giornata in cui sarà convocata una nuova commissione congiunta Patrimonio- Lavori pubblici e urbanistica.

In base ai boatos, i 5 Stelle hanno intenzione di utilizzare il Forte nella sua interezza. Andando a superare “il vecchio progetto del Pd” che era "privo di dati tecnici, economici, geologici, geotecnici". In tal senso, ci sono al vaglio alcune ipotesi: si va dagli 8200 metri quadrati da destinare a residenziale alla palazzina Missana come possibile soluzione abitativa per chi ha difficoltà alloggiativa. La proposta del 5 Stelle, in pratica, è quella di chiedere la diminuzione di metri cubi di superficie da destinare al residenziale. In tal modo, "si potrebbero utilizzare strutture già esistenti valorizzando l’intero complesso, quale interesse storico, culturale ed evidente piccolo polmone verde della centralità urbana”. Insomma, ancora non è stato messo nero su bianco. È evidente, comunque, che qualcosa dovrà uscire fuori dalla discussione. Anche perché il 21 dicembre ci sarà un incontro del Dipartimento con il ministero della Difesa, appuntamento nel quale la progettualità indicata sarà valutata con attenzione. 

Le frasi di Colabello, intanto, hanno avuto l’effetto di far sobbalzare dalla sedia l’Unione inquilini Roma. Martedì prossimo, già in agenda, ci sarà l'appuntamento con il presidente Alfredo Campagna. E le voci sul futuro del Forte finiranno inevitabilmente al primo punto. Non solo: il sindacato avrebbe in mente di mettere in campo un’azione unitaria, che coinvolgerebbe altri soggetti.

Nel frattempo, è stata stilata la nota congiunta (Unione inquilini-Cub-Sinistra italiana-partito della Rifondazioìne comunista) dove è stato detto: “Da anni il Comune sta cercando di portare avanti una macchinosa e indefinibile procedura di acquisizione dell’area dell’ex Forte Trionfale, una delle più vaste e preziose della città. Dopo lunghi silenzi, l’Assessore ai Lavori pubblici del Municipio 14 e il presidente dell’omonima commissione avrebbero manifestato l’intenzione di cederla parzialmente a privati per permettere la realizzazione di appartamenti in cosiddetto 'social housing', un modo educato e volutamente confuso per dire che si vorrebbe regalare l’area alla speculazione edilizia in spregio di qualsiasi ipotesi di valorizzazione ad uso pubblico e sociale. Si tratterebbe – hanno sbottato – di un vero e proprio atto delinquenziale a danno di una città già massacrata dalla speculazione edilizia. A Roma non servono nuovi appartamenti privati destinati a restare sfitti o invenduti quanto piuttosto servizi pubblici, alloggi popolari e spazi culturali. Intendiamo impedire questo nuovo scempio ai danni della collettività. Invitiamo perciò i cittadini e le realtà organizzate del Municipio XIV – hanno terminato – a partecipare alle prossime iniziative unitarie che intendiamo promuovere nel territorio per la difesa dell’uso pubblico e sociale dell’ex forte Trionfale e contro ogni tentativo di speculazione”.

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