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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Acquedotti Arsial: ordinanza prorogata ma cittadini poco informati

Per le utenze servite dagli acquedotti "Brandosa" e "Casaccia - Santa Brigida" vige ancora il divieto di utilizzo dell'acqua. In molti denunciano di non esserne stati informati a dovere, nel frattempo permangono i disagi

Era la fine dello scorso dicembre quando il Campidoglio ha rinnovato il divieto di utilizzo, sia per le attività produttive che per il consumo umano, dell'acqua fornita dagli acquedotti rurari Arsial "Brandosa" e "Casaccia - Santa Brigida". Veniva così prorogata per queste zone (e revocata per altre) l'ordinanza disposta circa un anno fa interessante oltre 300 vie del XIV e XV Municipio a seguito del rilevamento della presenza di livelli batteriologici superiori alla norma.

Oggi molti residenti di questa periferia, nelle zone servite appunto dagli acquedotti citati, denunciano la scarsa informazione circa la comunicazione della proroga del divieto, valido adesso fino al 31 marzo 2015. "Non sarebbe stato il caso di inviare la comunicazione del Comune direttamente per posta a ciascuno di noi, così come fecero un anno fa? Così come il Comune ci fa recapitare bollette e tasse varie, avrebbe anche potuto informarci di ciò" si chiede una cittadina. "Qui molti non ne sono neanche al corrente e sono convinti che il divieto sia finito e che l'acqua si possa tranquillamente utilizzare" incalza un altro.

Alcuni residenti fanno poi notare di aver appreso la notizia da un semplice cartello in zona Osteria Nuova, affisso sulla bacheca pubblica che i residenti usano per le comunicazioni interessanti la comunità. "Nessuno discute sul divieto nè sulla proroga fino a marzo - continua a raccontarci una cittadina, ricordando come l'anno scorso alcune analisi hanno rilevato non solo tracce di arsenico ma anche di batteri fecali, così come ancora oggi dai rubinetti di molte utenze esce melma - E' il fatto che non ne siamo stati informati come si deve che non va bene e che quindi contestiamo".

In attesa della conclusione dei lavori, restano poi i disagi che questi cittadini vivono quotidianamente. "In casa hai il problema di lavarti, di cucinare, 
praticamente di fare qualsiasi cosa e quante attenzioni in più con una bambina piccola, che tra l'altro ha già avuto dei problemi di salute legati a questo problema
- ci racconta ad esempio una mamma -  Ti attrezzi con le taniche in macchina, che carichi e scarichi alla fontanella. Avevano anche installato le autobotti, ma ad alcune hanno persino rubato i rubinetti. E le persone anziane che non sono assistite da nessuno? Loro come dovrebbero fare?". 

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