La Storta, un giro alla cieca: l'illuminazione ancora non si vede
Erbaggi, presidente del cdq: "Solo chiacchiere dall'Amministrazione Campagna. Dalla giunta Pd a quella del M5S nessuna risposta". Il consigliere Oddo: "Istituzioni indifferenti"
“L’Amministrazione del presidente Campagna, dopo tante chiacchiere e promesse, non ha fatto nulla”. La bordata del giorno è stata assestata da Stefano Erbaggi, vicepresidente del Comitato Piano di Zona B47 - La Storta Stazione, in merito al problema della mancanza di illuminazione, questione ormai nota nel Municipio XIV. Le foto, scattate ieri 22 febbraio, non hanno lasciato spazio a interpretazioni: “Viale Roberto Lerici e via Libero Bovio sono al buio”.
NESSUN CAMBIAMENTO - “Mancano pali e punti luce, nonostante l’opera sia stata già saldata ad Acea, appaltata e consegnata alla ditta a febbraio 2016 – ha ribadito Erbaggi – da un anno i cittadini aspettano una risposta concreta. Risposta che, passando dalla giunta Pd a quella del M5S non è cambiata: illuminazione non pervenuta”.
SCARSA SICUREZZA - Una situazione invivibile, quella rimarcata da Erbaggi, che ha evidenziato: “I lavori di urbanizzazione, seppur finanziati, non vengono svolti, il tutto senza alcuna ragione o motivazione. Dal Comune non ci sono segnali, nonostante i numerosi solleciti. A questo si aggiunge la scarsa sicurezza alla quale sono esposti i cittadini. Siamo stati abbandonati a noi stessi”.
INDIFFERENZA - Sulla problematica si è esposto anche Stefano Oddo, consigliere locale della Lista Marchini: “Sono sempre stato vicino alle esigenze dei cittadini di questo quadrante di Roma Nord. Ho partecipato, insieme a loro, a numerose opere di bonifica nel quartiere. In più li ho sostenuti nei solleciti al presidente Campagna e alla giunta Raggi. Resto sbigottito – ha concluso – davanti all’indifferenza delle istituzioni nei confronti di un quartiere molto popolato, che necessita di opere primarie oltretutto già finanziate. Oltre a risolvere le proprie bagarre interne, il Movimento 5 Stelle dovrebbe dare risposte concrete al territorio piuttosto che blindarsi dietro promesse mai mantenute”.