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Martedì, 16 Aprile 2024
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Forte Trionfale e la destinazione residenziale: "Il M5S rimedi agli errori del Pd"

Ragucci (Unione inquilini): "L'idea di realizzare case private frutto di un protocollo firmato dall'ex sindaco Marino". Barletta: "Nessuna cubatura di edilizia popolare è prevista dall'accordo"

“L’ipotesi di realizzare case private nell’area del Forte Trionfale non è un’idea del M5S ma quanto previsto dal protocollo di intesa firmato da Ignazio Marino con il ministero della Difesa e il direttore centrale della gestione patrimonio immobiliare dello Stato”. A riferirlo è Fabrizio Ragucci (Unione inquilini Roma) che ieri, 20 dicembre, ha avuto un incontro con il presidente del Municipio XIV, Alfredo Campagna e l’assessore locale alle Politiche abitative, Andrea Maggi. 

"Le carte sono dell’agosto 2014 – ha spiegato Ragucci – e francamente siamo rimasti sorpresi, soprattutto alla luce delle ultime notizie che avevamo raccolto sul Forte. Comunque le soluzioni per superare l’ostacolo ci sono. Ma per far ciò serve la volontà politica dei 5 Stelle".

Secondo Ragucci, “c’è la possibilità di recuperare gli immobili e valorizzare quelli inutilizzati, per destinarli ad alloggi popolari, come prevede l’articolo 26 della legge ‘Sblocca Italia” per la quale, in caso di valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato, hanno priorità i progetti di recupero a fini di edilizia residenziale pubblica. Pertanto – ha confessato a Roma Today – chiediamo di applicare quanto previsto dalla norma dello Stato, che ha ben più forza di eventuali atti dell’Amministrazione comunale e che permetterebbe di bypassarli, avviando un percorso partecipativo con i cittadini. A cominciare, per esempio, da un'assemblea pubblica. Il M5S può  finalmente dare un segnale di discontinuità”. 

Intanto, l’Unione inquilini non rimarrà a guardare. “Insieme a Sinistra italiana, Cub, Partito della Rifondazione Comunista, Action e ad altre realtà del territorio, ci incontreremo per valutare l’opportunità di una mobilitazione unitaria”. 

Sull’argomento è arrivata anche la precisazione dell’ex minisindaco e attuale capogruppo Pd, Valerio Barletta: “Nel protocollo di intesa del 7 agosto 2014 - firmato da Roma Capitale, agenzia del Demanio e Ministero - non era prevista alcuna ipotesi di cubatura di edilizia residenziale popolare, bensì interventi di edilizia privata a compensazione, del trasferimento a Roma Capitale del Forte e dell’hangar, per farci servizi pubblici e attività culturali destinati al territorio. Riteniamo – ha proseguito – che ci sia la necessità di fornire risposte al problema dell’emergenza abitativa. Perciò sfidiamo il 5 Stelle a seguire la nostra proposta facendo queste azioni sugli immobili pubblici di Primavalle in particolare in via Pietro Gasparri, via Federico Borromeo e perché no – ha terminato – all’interno del Santa Maria della Pietà, il vero centro storico completamente da ripopolare”.

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