Si è svolta sabato scorso, all'interno del padiglione 31 del complesso del Santa Maria della Pietà, la prima assemblea di lancio della campagna "Si può fare" promossa dall'Associazione Ex Lavanderia, nonchè la costituzione del relativo comitato promotore. Dieci anni fa veniva presentata al Consiglio Comunale di Roma una Proposta di Delibera firmata da 9.000 cittadini per provare a bloccare i processi all'epoca in atto sulla struttura dell'ex manicomio e ridare conseguentemente forza ai vari progetti di iniziativa popolare presentati da cittadini e associazioni in quegli stessi edifici. Oggi come allora, l'Ex Lavanderia rilancia la promozione dell'uso pubblico e culturale del Complesso, rivolgendosi anche soprattutto a tutte le istituzioni locali.

"Il Consiglio Comunale decise di non prendere posizione non discutendo la Delibera e violando così il proprio Statuto. Quell'atto di non rispetto delle regole fu il primo di una lunga serie. Le scelte istituzionali fatte in questi anni hanno provocato perdita di risorse pubbliche, abbandono ed utilizzi impropri" si legge in una nota a firma dell'Associazione, che punta principalmente il dito contro lo smantellamento degli Ostelli della Gioventù, la trasformazione del Parco in parcheggio e la generale privatizzazione degli spazi pubblici.

"Il Santa Maria della Pietà è un luogo di tutti e quella per il suo uso pubblico, socialmente, urbanisticamente, economicamente compatibile è una vertenza che valica i confini del quartiere o della città. La difesa della Legge Basaglia e la possibilità di gestire pubblicamente e correttamente gli spazi pubblici traendone risorse e ricchezza per la comunità senza privatizzazioni, svendite e spartizioni è una scommessa che riguarda tutti coloro che promuovono e difendono i Beni Comuni", continuano i portavoce dell'Associazione.