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Balduina Balduina / Via di Domizia Lucilla

Incendio al Parco di Monte Ciocci, la denuncia: "Servono maggiori controlli"

Le fiamme hanno lambito l'istituto agrario. Menna, assessore del Municipio XIV: "Nessun danno a cose o persone". Fratelli d'Italia: "Non c'è la manutenzione delle aree verdi"

Ancora un incendio nella Capitale, vittima stavolta il Parco di Monte Ciocci. Il rogo è divampato tra il 28 e il 29 agosto dopo la mezzanotte e ha interessato un’area di sterpaglie. I vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere le fiamme che hanno lambito l’istituto Agrario, situato in via di Domizia Lucilla. Inoltre alcuni residenti, spaventati, sono scesi in strada. 

"Nessun danno a cose o persone"

“Non ci sono stati danni a persone o cose” sono state le parole di Michele Menna, assessore alla Sicurezza di Monte Mario, il quale ha aggiunto: “Il personale del Servizio Giardini e della Protezione civile - oggi intorno alle 13,30 - si è recato sul luogo dell’incendio, per un’ispezione e per verificare eventuali criticità”

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"Necessari maggiori controlli"

“Mi hanno avvisato dell’incendio mentre stavo dormendo. Così mi sono alzata e ho visto le fiamme”. Orchidea De Santis, fondatrice del Comitato spontaneo Monte Ciocci, ha raccontato a RomaToday la propria testimonianza: “A mio avviso – ha continuato – sono necessari maggiori controlli, visto che le aperture e chiusure del Parco non sono regolarizzate. Gli arredi sono ormai vittime di atti vandalici, bisogna mettere un freno a certe situazioni”.

La manutenzione delle aree verdi

Sulla vicenda sono intervenuti pure gli esponenti di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, Federico Guidi e Lavinia Mennuni. Il consigliere capitolino e i dirigenti romani di FdI, in una nota, hanno affermato: “Le fiamme sono partite dal Belvedere. La settimana scorsa era andato a fuoco il Parco del Pineto. Questa vergogna inaccettabile degli incendi poteva e doveva essere evitata. Comune, Municipio XIV e Roma Natura non hanno fatto ciò che dovevano fare: chiudere i cancelli, impedire i bivacchi, tagliare l'erba secca e realizzare sentieri frangifiamme. Siamo alle solite, non si fa la manutenzione delle aree verdi: permettere all'erba di crescere e alle sterpaglie di  prosperare, costituisce il migliore presupposto per far propagare un incendio”

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L'incendio di gennaio

Fiamme e fumo avevano già fatto visita al Parco di Monte Ciocci nel mese di gennaio. Un vasto incendio, nell’occasione, si era propagato tra via Anastasio II e via Pietro De Cristofaro. Sul posto i vigili del fuoco furono impegnati diverse ore per spegnere il rogo alimentato dagli sterpi che stavano bruciando. 

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