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Balduina Balduina / Via Livio Andronico, 28

Balduina il giorno dopo il crollo: corsa alle scorte d'acqua, supermercati a "secco"

Un residente a RomaToday: “In strada la gente si stringeva. Ho fatto scorta di acqua”

“Poteva essere una tragedia”. Il primo commento è venuto fuori quasi da sé. Alessandro vive su largo Lucio Apuleio, alla Balduina. Ieri 14 febbraio, giorno di San Valentino, era presente nel punto dove è crollata la strada, in via Livio Andronico. Una vicenda sulla quale la procura ha aperto un fascicolo di indagine. A RomaToday, il ragazzo, ha ripercorso quei momenti: “Sono passato di lì una ventina di minuti prima del cedimento. Ma la cosa che è mi è rimasta impressa è stata un’auto grigia in bilico che successivamente è caduta nel vuoto. Ancora mi sembra di sentire il rumore sordo del tonfo”.

Le persone scese in strada 

“Via Livio Andronico è stata chiusa – ha continuato – l’autobus, il 990, è stato fatto fermare su largo Lucio Apuleio. Sono sceso in strada, chiedendo cosa fosse accaduto. All’inizio pensavo fosse sprofondato il marciapiede ma non c’ho messo molto a capire come fossero andate le cose. In quei momenti la gente si muoveva a destra e a sinistra – ha proseguito – e come spesso accade in circostanze come questa, le persone si sono strette, dandosi conforto e cercando rassicurazioni. Durante la notte, invece, mi sono accorto che stavano effettuando lavori in fondo a via Livio Andronico”.

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La scorta di acqua

Trascorsi i primi momenti, il pensiero successivo è stato quello di provvedere agli aspetti pratici: “Mi sono recato al supermercato, per comprare le casse di acqua. Un’idea che hanno avuto anche altri. Un dipendente dell’esercizio commerciale, ieri alle 19, ha confessato che stava per terminare la scorta settimanale del negozio. Finché la situazione non tornerà alla normalità, l’acqua servirà per cucinare e per lavarci. Stamani, dal rubinetto del bagno, ne usciva un filo leggero”.

L'area di cantiere

La zona interessata dal crollo, da ottobre, era diventata una zona di cantiere. L’ex istituto paritario Santa Maria degli Angeli, situato in via Lattanzio, è stato demolito: al suo posto sono previste tre palazzine, due a destinazione residenziale e una a destinazione mista. Una situazione che ha creato disagi in zona e sulla quale, Alessandro, ha notato: “Il rumore dei lavori, francamente, non mi ha mai dato fastidio. L’unico inghippo subito è stato che da una betoniera è schizzato del cemento poi planato sulla mia vettura”

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Messe in sicurezza la rete idrica e quella del gas

Nel frattempo in via Livio Andronico stanno andando avanti le operazioni per cercare di tornare alla normalità. Nel corso della notte,  sono state messe in sicurezza sia la rete idrica che la rete del gas: “Le due palazzine evacuate sono oggetto di verifiche da parte dei tecnici della protezione civile, vigili del fuoco e università La Sapienza – ha riferito l’esecutivo del Quattordicesimo – è presente sul posto un presidio fisso dei vigili del fuoco e della protezione civile. I residenti degli appartamenti evacuati possono ancora richiedere il servizio della rete hotel solidali presso il camper della protezione civile, che resterà a disposizione fino ad emergenza superata”.

"Chiedo le carte da tre mesi"

Sulla frana della Balduina è stata convocata una commissione capitolina Trasparenza per mercoledì 20 febbraio. Tra gli invitati ci sarà pure Julian Colabello, consigliere Pd di Monte Mario e presidente della commissione Trasparenza del Municipio: “Sono circa tre mesi che chiedo senza esito al Comune di vedere le carte che riguardano il cantiere sottostante la strada franata alla Balduina. Alla terza richiesta di accesso agli atti in Comune, il 5 febbraio il dipartimento Urbanistica mi ha riposto che i documenti 'di cui si invoca l'ostensione sono detenuti nell'archivio di questo dipartimento’. Mi chiedo come sia possibile che siano state archiviate le carte di un cantiere ancora in corso, proprio a un passo dalla frana avvenuta. Solo il caso ha voluto che non ci siano state vittime. I disagi per i residenti saranno enormi. La mancanza di attenzione e trasparenza di questa Amministrazione è palese, mi chiedo se e come siano stati fatti i controlli. Ora il sindaco queste carte dovrà tirarle fuori per la procura.

Chiarezza su perizie e lavori

Chiarezza, su perizie geologiche e lavori in corso, è stata chiesta anche da Fratelli d’Italia: “Solo per un caso fortunato non c’è scappato il morto. Chiediamo l'immediata verifica sui lavori in corso, delle autorizzazioni rilasciate con particolare riferimento alle necessarie perizie geologiche, la messa in sicurezza del cantiere e dei palazzi limitrofi, alcuni dei quali evacuati per precauzione e, se necessario, l'eventuale blocco dei lavori. In un sottosuolo fragile come quello della Balduina – è stato sottolineato – certi lavori edilizi di grande impatto vanno eseguiti con particolare attenzione. È necessario dare notizie precise ai cittadini”.

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