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Taglio delle ore Aec nel XIV, mamme contro il M5s: "Avete perso la nostra fiducia"

Il Comitato dei genitori, in commissione Trasparenza, ha chiesto spiegazioni. Presente anche il minisindaco, Alfredo Campagna. Il Municipio XIV farà le opportune verifiche

Che non si sarebbe trattata di una passeggiata c’era da aspettarselo. Il Comitato dei genitori attendeva spiegazioni sull’improvviso taglio di ore del servizio Aec (Assistenza educativa culturale) piombato dal nulla al ritorno dalle vacanze natalizie. L’assessore locale alle Politiche sociali, Andrea Maggi e il presidente del Municipio XIV, Alfredo Campagna, hanno tenuto botta anche nei momenti più caldi, spiegando la loro versione dei fatti. Teatro del dibattito la commissione Trasparenza, presieduta da Julian Colabello (Pd) e che si è tenuta ieri 12 gennaio, alle 17, in via Mattia Battistini. 

Il tema è stato al centro delle polemiche in questo inizio 2017. Per questo, era necessario un appuntamento dove cercare di fare chiarezza. “Da settembre abbiamo ereditato una situazione ballerina – ha esordito Maggi – doveva essere espletato un bando. Per varie ragioni ciò non è avvenuto. Ci sono state rimostranze all’epoca e l’Amministrazione ha ritenuto opportuno far fronte. E abbiamo ripristinato il servizio, così come predisposto a giugno 2016. Quella situazione era provvisoria, il servizio verrà in futuro erogato attraverso un bando,  che prevede un Aec aggiudicato per lotti. Nelle more del bando (marzo 2017-giugno 2018) attualmente è stato predisposto il servizio per gennaio e febbraio. Le ore previste nella nuova erogazione sono minori rispetto a quelle erogate fino a dicembre. E sono il frutto del lavoro dell’Ufficio inclusione, un lavoro concordato con scuole e Asl”.

La situazione è particolare – ha riferito il minisindaco Campagna – se qualcuno è andato dalle scuole a dire che la rimodulazione era il risultato di un taglio di bilancio, è grave. Faremo le opportune verifiche. Io rappresento la parte politica, ho dato degli indirizzi: fornire il miglior servizio, rispettando bambino per bambino. Io mi devo fidare di ciò che mi dicono gli uffici. Saremo sempre pronti al dialogo e ad ascoltare le famiglie – ha proseguito – per valutare caso per caso eventuali criticità. Non è la parte politica a dare le ore, ma è il frutto del lavoro congiunto tra tutte le parti tecniche coinvolte. La parte politica ha la funzione di indirizzo e controllo e non si può sostituire alla parte tecnica. Se dovesse emergere che il lavoro non è stato fatto nel modo corretto, prenderemo i dovuti accorgimenti”.

E poi ci sono state loro, le mamme. “La comunicazione del taglio l’abbiamo ricevuta il 5 gennaio – ha ribadito una signora – quando il 6 era festa. E non c’era tempo per organizzare un servizio decente. Qui c’è qualcosa che non funziona. Il 23 dicembre abbiamo ricevuto una mail dall’assessore Maggi, in cui si confermava la continuità del servizio Aec con le modalità registrate tra settembre e dicembre. Ma invece sappiamo come sono andate effettivamente le cose”. 

Un’altra donna ha spiegato: “Siamo in guerra per le ore che sono state tagliate senza motivo. Chiediamo se c’è un atto che fornisca una spiegazione, non è che queste ore vanno e vengono così. Chi l’ha firmato l’atto? Esiste un documento firmato, che so, tra il 22 dicembre e l’8 gennaio? Voglio capire, da genitore, chi ho come interlocutore”.

Vi abbiamo inviato tre diffide – è sbottata una mamma – senza mai ricevere una risposta. Ho avuto colloqui sia con il presidente che con l’assessore, mi erano state garantite cose poi disattese. Personalmente, assessore Maggi, lei sa l’impegno che abbiamo messo. Non ci sarà più possibilità di colloquio tra me e lei, per quanto mi riguarda. Lei non ha perso il mio voto, lei ha perso la mia fiducia”.

Un risultato dal Comitato, intanto, è stato raggiunto. Al prossimo Consiglio utile si discuterà della costituzione di una Consulta Handicap, già richiesta in passato sia dai genitori che dagli operatori.

Infine Colabello, in un post su Facebook, ha annunciato: “Procederò personalmente all'accesso anche sulla documentazione, accesso che però sarà al buio ovvero incardinato sul generico titolo ‘atti amministravi relativi all'attuale svolgimento del servizio Aec’, non essendo il presidente e l'assessore al Sociale neppure in grado di riferire un numero di protocollo, una data, un riferimento qualsiasi. Nulla”.

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