Selva Candida, parco Gaverina: un mese dopo la bonifica, di nuovo rifiuti e degrado
Ripulito da poco più di un mese, il piccolo parco torna nuovamente in condizioni critiche e disumane: erba alta, degrado, rifiuti e stracci abbandonati. A quando il prossimo intervento? Ma soprattutto, quanto durerà questa volta?
E' passato poco più di un mese da quando, dopo ripetuti solleciti e lamentele da parte dei residenti, il parco di Via Gaverina a Selva Candida era stato ripulito dai rifiuti e dalla sterpaglia, dopo essere stato praticamente abbandonato dall'amministrazione pubblica per la solita (ma non sufficientemente valida) questione di mancanza di fondi. Siamo tornati sul "luogo del misfatto" e con amara sorpresa ci siamo trovati davanti una situazione se possibile ancora peggiore rispetto a quella dello scorso aprile.
DEGRADO, PARTE I - Da tempo i residenti del quartiere lamentavano le condizioni del piccolo fazzoletto di verde nei pressi dei recenti complessi di Via Gaverina; piccolo ma anche l'unico nel raggio di non pochi chilometri. Erba alta, panchine e giochi per bambini divelti, rifiuti e cestini della spazzatura abbandonati e quindi completamente in stato di degrado. Con il timore che l'imminente stagione estiva potesse peggiorare ulteriormente le condizioni, circa un mese fa grazie a un intervento privato l'area è stata sottoposta a bonifica e debitamente ripulita, per buona pace degli abitanti del quartiere.
DEGRADO, PARTE II - Passano pochi giorni e le condizioni del piccolo parco sono ancora più agghiaccianti. A parte gli interventi dei vandali che non hanno tardato a imbrattare le nuove strutture e i lastricati adiacenti le panchine, si ritrova nuovamente l'erba alta, i cestini pieni di rifiuti con addirittura stracci e brandelli di vestiti sparsi in giro, bottiglie e cartaccie per terra, la rastrelliera per le biciclette completamente inagibile e un pannello di recinzione sganciato e abbandonato a terra. E pensare che per valorizzare il parco era stata ristrutturata anche la piccola pista ciclabile che lo attraversa e installato un lapione (addirittura) fotovoltaico. Paraddossalmente, quello che ora ci si chiede non è tanto se e quando ci sarà un altro (urgente) intervento di bonifica, piuttosto quanto durerà e se tra pochi giorni la situazione tornerà nuovamente critica.
