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Allarme furti e opere di urbanizzazione a metà: benvenuti a Pian Saccoccia

Il piano di zona B49 senza risposte da anni: “Qui solo passi indietro”

“Ogni anno è un passo indietro anziché due avanti. Ormai siamo consapevoli che le cose dobbiamo sbrigarcele da soli”. Così Gian Luca Riparbelli, presidente del cdq Pian Saccoccia, che prende il nome dell’omonimo piano di zona (B49) situato nel profondo nord del Municipio XIV. Qui sono state compiute le opere del primo e secondo stralcio (strade e depuratore) “ma senza un collaudo”. Inoltre, è un punto dove a ondate - come racconta lo stesso Riparbelli - avvengono furti nelle abitazioni. L’ultimo un mese fa: “Sono saliti al secondo piano, arrampicandosi sui tubi del gas”.

Disagi a Pian Saccoccia

Come detto, a Pian Saccoccia ci sono opere eseguite (nel 2010) altre da effettuare e che riguardano il terzo stralcio, altre ancora che rischiano di non vedere la luce. E sono quelle del quarto stralcio. Così Riparbelli a RomaToday: “Il problema del mancato collaudo del depuratore, ad esempio, fa sì che Acea non lo prenda in carico. Quindi per i servizi fognari dobbiamo sbrigarcela da soli, di tasca nostra”.

Le opere assenti

Le opere assenti, ricorda Riparbelli, “le conoscono anche i muri. Sto parlando della rotatoria all’innesto con via Braccianese Claudia. Non è mai stata fatta la raccolta di acqua piovana, tanto che è fondamentale una vasca di contenimento in via Tallone. Mancano i marciapiedi – prosegue – ed è inesistente la seconda rotatoria, in fondo alla stessa via, per consentire l’accesso all’autobus. Per prendere l’unico mezzo pubblico, che passa sulla via Braccianese Claudia, non c’è illuminazione”.

I furti nelle abitazioni

Infine il problema dei furti nelle abitazioni: “Avvengono a mandate ma è una criticità che permane. Due anni fa ci fu un sopralluogo dell’allora presidente Valerio Barletta (Pd). Nell’occasione abbiamo annunciato di essere disposti a realizzare, sempre di tasca nostra, un sistema di videosorveglianza. Da ventiquattro mesi attendiamo l’ok. Noi siamo in queste condizioni – ha terminato Riparbelli – rassegnati al fatto che il completamento dei parcheggi, la presenza di un’area verde, la conclusione dei lavori relativi ai marciapiedi potrebbero rimanere chiusi nel libro dei sogni”.

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