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L'acquedotto liberato dall'arsenico: Tragliatella ritrova l'acqua

Con l'Ordinanza della Sindaca Raggi cessa il divieto di utilizzo dell'acqua ad uso umano per le utenze servite dal ramo Santa Brigida

Niente più arsenico oltre i limiti per il ramo "Santa Brigida" dell'acquedotto "Casaccia - Santa Brigida": dopo anni cessa dunque il divieto di utilizzo dell'acqua ad uso umano per le utenze all'estremo nord di Roma, in particolare per quelle in zona Tragliatella. 

Arsenico nell'acqua: "liberato" l'acquedotto Santa Brigida

Le operazioni di bonifica hanno dunque sortito gli effetti desiderati come già accaduto per gli altri acquedotti Arsial inizialmente interessati dalla contaminazione di arsenico: dopo “Brandosa”, “Monte Oliviero”, “Piansaccoccia”, “S. Maria di Galeria” e “Camuccini” anche il ramo "Santa Brigida" torna utilizzabile. 

I campioni prelevati ed esaminati sono risultati conformi e la Asl Roma 2 ha rilasciato il giudizio di idoneità al consumo umano dell'acqua distribuita dal Santa Brigida, così la Sindaca di Roma Virginia Raggi, ha emanato un’Ordinanza con cui (dal 24 aprile scorso) cessa il divieto di utilizzo dell'acqua ad uso umano solo ed esclusivamente per il ramo idrico "Santa Brigida" dell'acquedotto "Casaccia - Santa Brigida". 

Il divieto permane, fino al 31 dicembre 2019, per l'acquedotto "Malborghetto". 

Niente più arsenico: Tragliatella ritrova l'acqua

A poter riutilizzare l'acqua le utenze in zona Tragliatella, lembo periferico del Municipio XIV: in particolare via Vallardi, via Alpignano, via Borgomanero, alcuni civici di via Braccianese, via Carlo Voghera, via Crescentino e via di Tragliatella compresa la scuola L'isola felice. 
 

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